Truffa del carburante: l’inganno dei 5 euro. Ecco come funziona

Dopo aver colpito Francia e Spagna, un nuovo stratagemma ingannevole potrebbe diffondersi anche in Italia: il raggiro dei 5 euro ai distributori di benzina.

Foto di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-in-camicia-gialla-mentre-riempie-la-sua-auto-di-benzina-3812750/

Le truffe si evolvono, cambiano volto e si adattano alle nuove abitudini dei consumatori. Dopo aver colpito Francia e Spagna, un nuovo stratagemma ingannevole potrebbe diffondersi anche in Italia: il raggiro dei 5 euro ai distributori di benzina. Questo schema sfrutta la buona fede degli automobilisti, prendendo di mira i self-service aperti 24 ore su 24, soprattutto nelle ore notturne.

Ecco come funziona, perché sta prendendo piede e come evitare di finire nella rete dei truffatori.

Come funziona la truffa del carburante?

Il trucco è semplice, ma efficace, e viene attuato nei distributori automatici, dove gli automobilisti sono più vulnerabili. Il meccanismo si basa sulla fiducia e su una somma apparentemente irrisoria.

  • L’approccio: il truffatore si avvicina con una scusa credibile, spesso sostenendo di avere problemi con la carta di pagamento.
  • La richiesta: chiede un piccolo favore, proponendo di pagare il carburante con la carta della vittima in cambio di 5 euro in contanti.
  • L’inganno: avvia il rifornimento ma, invece di fermarsi alla cifra concordata, riempie completamente il serbatoio. La vittima si ritrova così a coprire un conto ben più salato.
  • La pressione: se l’automobilista protesta, il truffatore può ricorrere a intimidazioni o minacce per spingerlo ad accettare la perdita.

Un sistema subdolo che sfrutta la disponibilità ad aiutare gli altri e l’apparente insignificanza della cifra iniziale, spingendo le persone ad abbassare la guardia.

Da dove arriva questa truffa e perché potrebbe diffondersi in Italia?

Questo raggiro è stato segnalato inizialmente in Francia, poi ha preso piede in Spagna e Portogallo. I media locali hanno lanciato l’allarme, avvisando i cittadini di prestare attenzione nei distributori automatici.

Ma perché sta guadagnando terreno?

  • Semplicità d’esecuzione: non richiede dispositivi tecnologici o competenze particolari.
  • Facile da replicare: funziona ovunque ci siano distributori self-service e persone disponibili ad aiutare.
  • Poca consapevolezza: molte vittime si rendono conto del raggiro solo dopo aver subito la perdita.

Con l’aumento dell’uso dei self-service anche in Italia, il rischio di vedere questo trucco diffondersi è concreto.

Come difendersi dal raggiro dei 5 euro?

Proteggersi è possibile con qualche accorgimento:

  • Diffida dalle richieste sospette: se qualcuno ti chiede di pagare il suo rifornimento con la tua carta, rifiuta cortesemente.
  • Scegli distributori presidiati: evita i self-service notturni, soprattutto quelli isolati.
  • Osserva chi ti circonda: se noti persone che si aggirano nei pressi delle pompe con atteggiamenti sospetti, meglio cambiare stazione di servizio.
  • Segnala subito alle autorità: se assisti a una situazione simile o ne sei vittima, avvisa le forze dell’ordine.

Essere informati è il primo passo per evitare brutte sorprese. Meglio un rifiuto in più che un pieno regalato a un truffatore.

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Redazione

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