Domenica di Serie A ricca di emozioni e spunti interessanti: il big-match del San Paolo tra Napoli e Roma finisce, nonostante diverse occasioni da una parte e dall’altra, a reti bianche; gode così l’Inter, ma ne approfitta pure la Juve di Allegri, che continua la sua incredibile rimonta: i bianconeri stendono la Fiorentina allo Stadium (3-1) e centrano la 6.a vittoria consecutiva. Prosegue la corsa anche l’Empoli (3-0 al Carpi); bene il Chievo, 1-0 in casa all’Atalanta, pari al Meazza tra Milan e Verona.
Dopo un sabato scoppiettante, il 16.o turno del campionato di Serie A continua a regalare spettacolo ed emozioni, in attesa che il programma si completi domani sera, col monday night tra Lazio e Sampdoria. Allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano finisce in pareggio tra Milan ed Hellas Verona; partita piuttosto noiosa nel primo tempo, in cui succede poco e niente; decisamente più divertente la ripresa, con i rossoneri che al 7.o mettono la testa avanti: tocco perfetto in profondità di Luiz Adriano in direzione di Bacca, il colombiano, solo davanti a Golini, non sbaglia. La reazione scaligera non si fa attendere: a provarci, in particolare è Luca Toni con una bella conclusione di sinistro, a lato di poco. Al 56.o episodio decisivo per le sorti del match: Greco, al centro dell’area di rigore meneghina è pronto a calciare, De Jong però lo stende da dietro: per il direttore di gara è calcio di rigore ed espulsione dell’ex mediano del Manchester City; dagli undici metri Toni è un ghiacciolo: palla da una parte, portiere dall’altra. Finisce, così, 1-1: la squadra di Mihajlovic non riesce a superare il fanalino di coda della graduatoria e vede ora la zona Champions League allontanarsi in maniera preoccupante. Per i gialloblù di Delneri un punto che, come si diceva una volta, fa morale e smuove la classifica.
Nel frattempo al Castellani di Empoli bella e convincente vittoria dell’Empoli di Marco Giampaolo, che spazza via con un rotondo 3-0 il Carpi di Castori; dopo una prima metà gara conclusa a reti bianche, gli azzurri si scatenano nel primo quarto d’ora del secondo tempo, quando passano in vantaggio, raddoppiano e chiudono definitivamente i conti! La rete dell’1-0 arriva dopo appena 30″ dal fischio di avvio: bella iniziativa di Zielinski, bravissimo a pescare libero Big Mac Maccarone; ancora più bravo è proprio l’ex centravanti del Middlesbrough, che si coordina alla perfezione e calcia al volo, non dando scampo al portiere ospite Belec; passano solo sei minuti e i toscani vanno sul 2-0; ancora protagonista Maccarone, stavolta in veste di assist-man: il lancio in profondità per Saponara pare misurato col goniometro, l’ex Milan da posizione defilata lascia partire un preciso diagonale che s’infila alle spalle dell’incolpevole estremo emiliano. Il tranquillo quarto d’ora da incubo della neopromossa si completa al 61.o minuto, quando Maccarone decide di rendere speciale il suo pomeriggio, impreziosendolo con la sua doppietta personale. Nel finale la truppa di Giampaolo controlla le operazioni e conduce in portò una vittoria tanto bella quanto preziosa: con questi tre l’Empoli sale a quota 24 punti in classifica, alle porte della zona europea. Carpi sempre penultimo con la miseria di soli 10 punti conquistati.
Successo casalingo anche per il Chievoverona, che al Bentegodi supera l’Atalanta 1-0. Match winner Valter Birsa, bravo a farsi trovare pronto in area di rigore su un notevole assist in scivolata dalla sinistra dell’ex Toro Meggiorini; qualche minuto prima della rete del vantaggio, i padroni di casa sciupano un calcio di rigore, respinto a Paloschi da Sportiello; nell’occasione, per altro, espulso Cherubin, autore del fallo (una testata allo stesso Paloschi): un’ingenuità costata molto cara agli orobici.
In archivio il terzetto di partite delle ore 15, riflettori puntati sul San Paolo per la prima delle due super-sfide di giornata: Napoli-Roma. Almeno nei primi minuti partita bloccata e con poche emozioni; la prima vera occasione da rete ce l’hanno i partenopei, al 25.o minuto: Insigne parte palla al piede, salta Florenzi e calcia col mancino, sfera di poco a lato. La risposta ospite non si fa attendere e si materializza due minuti più tardi: cross dalla destra di Falquè per Manolas, il centrale greco ha tempo e spazio per mirare al bersaglio grosso, ma la sua conclusione volante non inquadra lo specchio della porta. Prima dell’intervallo prolungato possesso passa dei campani, ma il punteggio non si schioda dallo 0-0. Nella ripresa match più vibrante; al 60.o grande opportunità per Hamsik: lo slovacco servito bene da Higuain, vis-à-vis con Szczesny calcia di poco fuori. Nell’ultima mezz’ora la sfida s’infiamma: ci provano un po’ tutti, da De Rossi, cui viene annullato un gol, ad Hamsik, che a cinque dal novantesimo spreca una doppia, favorevolissima, chance (nell’occasione perfetto Szczesny, uno dei migliori stasera nella squadra di Garcia), ma lo 0-0 permane. L’ultimo sussulto porta la firma di Mertens, ancora efficace la risposta del polacco estremo difensore giallorosso. L’attesissima sfida del San Paolo termina così a reti bianche: tra le due litiganti, il terzo (l’Inter) gode.
Il secondo big-match del sedicesimo turno del massimo campionato va in scena allo Stadium di Torino, dove si affrontano per il posticipo delle 20:45 Juventus e Fiorentina. Match bellissimo fin dalle primissime battute, caratterizzate da un clamoroso botta e risposta: al 3.o minuto fallo di Chiellini in area di rigore su Bernardeschi, Orsato lascia correre, Damato però, addizionale di competenza in quella zona, segnala l’irregolarità; il direttore di gara torna così sui suoi passi e concede il penalty: dagli undici metri Ilicic non sbaglia. La reazione dei Campioni d’Italia è rabbiosa, veemente; passano, infatti, appena tre minuti ed arriva il gol del pari, firmato con un preciso colpo di testa sul palo lontano da Juan Cuadrado, perfetto nell’occasione a disegnare una palombella imprendibile per il portiere viola. Dopo un avvio così carico di pathos, la partita si assesta su un sostanziale equilibrio: gli ospiti tengono di più il pallone, i sabaudi pungono soprattutto in ripartenza; poco prima del quarto d’ora, occasione importante per Dybala, che conclude una stupenda iniziativa personale con un bel destro, da posizione favorevole, troppo centrale. Nella ripresa si ricomincia sostanzialmente da dove ci si era interrotti all’intervallo: la Viola mantiene il possesso della sfera, la Juve aspetta e riparte; nella seconda frazione, per altro, il match si innervosisce parecchio, alla fine saranno ben 8 i giocatori finiti sul taccuino dei cattivi dell’arbitro. Si giunge, così, a dieci dal termine, quando l’uragano bianconero scatena tutta la sua furia: Mandzukic lotta nel cerchio di centrocampo e riesce ad azionare l’ennesimo contropiede juventino, stavolta il pallone viene lavorato superbamente da Pogba, lesto a servire in verticale Dybala; l’ex attaccante del Palermo conclude a rete: Tatarusanu ci mette una pezza, ma nulla può sul tap-in vincente proprio di Mandzukic, che dopo averla avviata, conclude l’azione nei migliore dei modi. La truppa di Sousa accusa il colpo e dopo il 2-1 è costretta a capitolare nuovamente: in pieno recupero, infatti, arriva anche la rete del 3-1, che spegne definitivamente ogni residua speranza viola; a certificare la sesta vittoria consecutiva dei vice Campioni d’Europa in carica è Paulo Dybala, che ruba palla in area avversaria, salta tre difensori toscani, salta pure il portiere e deposita in fondo al sacco. Al triplice fischio sugli spalti dello Stadium è il delirio: come già accennato la Juve centra la sesta vittoria di fila, settima nelle ultime otto gare disputate in campionato; i piemontesi, con questi tre punti salgono a quota 30 in classifica, agguantano il 4.o posto, superando di slancio la Roma di Garcia e si portano a -6 dalla capolista Inter; per la Fiorentina, nonostante il pesante ko, tutto sommato cambia poco: i toscani restano al secondo posto, ora a -4 dai nerazzurri.
PIERLUIGI DE ASCENTIIS