Mike Tyson sconfitto ai punti da Jake Paul! Ma è solo show

Lo YouTuber ha conquistato il match contro l'ex campione dei pesi massimi su decisione unanime dei giudici

Credits: Foto dall'account Instagram ufficiale di Mike Tyson @miketyson

Era il 2006 quando nelle sale cinematografiche di tutto il Mondo usciva Rocky Balboa, sesto capitolo della saga cinematografica con protagonista il pugile italo-americano conosciuto come lo Stallone italiano, capace sul ring d’imprese incredibili contro avversari ben più quotati. Nel sesto capitolo Rocky dopo anni di inattività a causa del ritiro avvenuto dopo il match con il russo Ivan Drago, sente dentro di se il desidero di tornare a combattere, una simulazione televisiva che opponeva Rocky e Mason Dixon detentore del titolo mondiale, crea un incredibile entusiasmo tra la gente, cosi gli organizzatori della simulazione, decidono di trasformare quello che sembra un gioco in un match reale, tanto da riportare l’ex campione del Mondo ad affrontare in un incontro amichevole Mason Dixon. Ma l’idea di Stallone di far tornare ad indossare i guantoni al suo Rocky, non piacque a molti, tanto che sia la critica che i fan definirono come ridicolo il fatto di vedere sul ring un pugile ormai più che cinquantenne, ma dello stesso avviso non fu Mike Tyson presente con un cameo nel film.

Cosi a distanza di ben 14 anni dall’uscita del sesto capitolo della saga di Rocky, quello che nella pellicola sembra apparire come una cosa folle, e totalmente impossibile, diventò realtà perché Mike Iron Tyson, nella del 28 novembre 2020, tornò sul ring allestito nel palazzetto dei Los Angeles Lakers, ossia lo Staples Center, dove incrocia i guantoni contro Roy Jones, ribattezzato per l’occasione in: Old Dynamite da Kid Dynamite. Cosi quello che Stallone aveva portato sullo schermo 14 anni prima, diventò realtà visto che Tyson sul quadrato risali alla bellezza di 54 primavere, cosi come Jones forte dei suoi 51 anni, il tutto organizzato dalla Wbc Frontline Battle, che insieme ai due pugili decise di donare parte dell’incasso (costo del match trasmesso solo in tv per via delle norme anti-covid, di ben 50 dollari) ad associazioni umanitarie alcune delle quali si occupano di ex pugile finiti in miseria al termine della carriera. Borse importanti anche per i due protagonisti, infatti Tyson per tornare sul ring ha incassò la bellezza di 10 milioni di dollari, 3 per Jones, il tutto sulla distanza di ben 8 riprese da due minuti l’una. Quel match si concluse con un pari,ma piacque e non poco tanto che fin da subito si parlò di rivincita,che nei fatti mai fu organizzata.

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Cosi a distanza di 5 anni Tyson ci riprova, tornando sul ring quasi 40 anni dopo aver fatto il suo debutto professionale e 19 anni dopo essere stato costretto al ritiro, la leggenda dei pesi massimi, all’età di 58enne ha cosi deciso di sfidare in un incontro sostenuto da Netflix lo youtuber Jake Paul, 27 anni, con 20,8 milioni di abbonati. Come nel match di 5 anni fa, anche quello andato in scena la scorsa notte, è stato composto, da otto round da due minuti, ma prima di arrivare sul quadro, diversi sono stati gli imprevisti, infatti doveva inizialmente svolgersi a luglio, poi posticipato a maggio dopo che Tyson richiese cure mediche su un volo da Miami a Los Angeles, dopo aver vomitato sangue a causa di un’ulcera sanguinante. Ovviamente come in pieno stile americano,il match prima che sul quadrato, è cominciato già in conferenza stampa, alla quale Paul ha provocato il rivale presentandosi con qualcosa di luccicante intorno all’orecchio destro. “Non ho intenzione di farmi mordere venerdì sera, quindi ho i miei copri-orecchie con le punte di diamante”, ha dichiarato lo youtuber, facendo riferimento al famoso morso di Tyson a un pezzo dell’orecchio di Evander Holyfield durante il loro incontro del 1997. “Ma non temo nessuno, quindi voglio che sia il vecchio selvaggio Mike. Sono pronto, voglio quel killer, voglio che sia il match più duro possibile e che non ci siano scuse da parte di tutti a casa quando lo metterò al tappeto”.

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Decisamente più pacato Tyson ” Sono pronto. Sì, pronto per questa sfida sulla quale ho già detto ciò che dovevo. Non c’è altro da dire, ora voglio solo combattere”. Ovviamente l’atteggiamento pacato di Iron Mike, non ha fatto seguito ai fatti perché nel momento della pesata, in cui i due sfidati si sono trovati faccia a faccia, l’ex campione del Mondo non ha esitato nel colpire il suo avversario con uno schiaffo. Motivo di tale gesto, risiede nel fatto che Paul come ha mostrato un video, con le scarpe abbia pestato i piedi a Tyson senza scarpe. Questo ha fatto scattare le ire di Mike “Io ero in calzini, lui aveva le scarpe, mi ha pestato l’alluce ho dovuto ricambiare. Ora la questione è personale, deve morire”. Iron Mike sul ring si presenta con la bellezza di 59 incontri disputati,50 vittorie di cui 44 per ko, sole 6 sconfitte ed 1 pari, con sulle spalle i titoli mondiali conquistati nelle categorie: WBA,WBC,IBF ed il titolo THE Ring conferitogli dalla stessa rivista nel dal 1988 al 1990. Discorso diverso per Paul, la sua carriera pugilistica si è avviata dopo il Covid-19, ma in realtа, una sorta di anteprima si era avuta nel 2018 assieme al fratello, ma nel 2021 ha iniziato a combattere professionalmente. Tanti i suoi avversari, se vogliamo, particolari: l’ex MMA Ben Askren, due volte Tyron Woodley, altro esponente delle arti marziali miste, poi Tommy Fury, il fratello minore di Tyson Fury. Ed è proprio qui che, ai punti, Paul è stato sconfitto per l’unica volta. Fino ad oggi non ha conquistato alcun titolo, ma sul ring si presenta con la bellezza di 10 incontri disputati, di cui 9 vinti, 5 per ko ed 1 sola sconfitta.

Cosi come nell’ultimo capitolo della saga di Rocky, Tyson si trova nel dover affrontare un pugile decisamente più giovane,nel film lo Stalone italiano pur soffrendo arriva fino all’ultimo round della sua inenarrabile carriera, perdendo solo ai punti, in tanti però si chiedevano se anche il match andato in scena in Texas potesse in qualche modo ripercorrere il copione del film. Con il vecchio campione che soffrendo arriva fino alla fine, e con il giovane pugile che capisce cosa significhi essere di fronte ad un ex legenda. Sul ring Tyson si presenta con pantaloncini e guantoni neri, Paul con pantaloncini e guantoni color ghiaccio, proprio come accaduto 5 anni fa e soprattutto nell’ultimo capitolo della saga di Rocky, anche nel match andato in scena la notte scorsa in Texas che ha catalizzato l’attenzione mondiale, Tyson riesce nell’impresa di resistere fino alla fine, arrivando fino all’ottavo round e consegnando il verdetto del match ai giudici. I quali con decisione unanime, ha premiato Paul, che ai punti ha vinto il match,Così Mike Tyson ci ha davvero provato, ha dato tutto soprattutto all’inizio dell’incontro, unica chance di poter dire la sua a 58anni suonati. Impossibile pensare che avrebbe avuto freschezza e lucidità per 8 round. Dynamite Kid ha esaltato anche i suoi fan mandando a segno uno splendido sinistro e mettendo Paul alle corde nel primo roud. Poi nei secondi 2 minuti di incontro si è assistito alla più spettacolare delle 8 ripres, gancio sinistro, poi destro al fianco a fiaccare Paul. Ma dal terzo round in poi è cambiata la storia del match.

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Dopo 6 minuti di incontro, Tyson ha pagato l’ovvio peso dell’età: a 58 anni contro i 27 di Paul ha dovuto cedere il passo senza più sprigionare la sua boxe vincente. Così per i restanti 6 round è stato un triste declino con Iron Mike che ha faticato a sferrare ulteriori colpi, occupato a evitarne mentre Paul non ha mai fato la sensazione di voler infierire, trascinando il match alla sua naturale conclusione: vittoria e onore all’avversario, con verdetto unanime a proprio favore. Nonostante il pre-match sia stato abbastanza arroventanto, al termine dello stesso Paul nei confronti di Tyson ha avuto parole al miele “Tyson è una leggenda, è stato un onore – ha detto -. Non sarei qui oggi senza di lui. È uno dei più grandi mai esistiti”. Soddisfatto anche l’ex campione del Mondo “Sono felice ,Non dovevo dimostrare niente a nessuno, ma solo a me stesso”.

Davide Piteo
Davide Piteo

Nato a Foggia un caldo 9 Luglio del 1981, sono cresciuto con la passione per il calcio e ciclismo, amando la Nazionale degli anni 90 particolarmente quella del Mondiale 90 ossia dell Notti Magiche, mondiale che per tanti si aprii con il Giro d'Italia dello stesso anno vinto da Gianni Bugno. Nel corso degli anni la voglia di raccontare mi ha spinto al giornalismo cominciando con il Giornalino della Parrocchia di San Michele e proseguito con tante esperienze locali e Nazionali,fino ad arrivare al mio approdo in Football Magazine nel 2012. Da quel momento in poi sono rimasto legato solo e soltanto a FM dove mi occupo di Ligue 1, ma nel corso degli anni ho seguito anche la MLS, Gold Cup, Europei e Mondiali. Obiettivi? continuare la mia crescita con FM dove occuparmi anche di altri campionati.