L’Italia non sbaglia, Di Lorenzo e Retegui stendono Israele 4-1

L'Italia non sbaglia e supera Israele con il punteggio di 4-1: azzurri al comando del girone di Nations League.

NAPLES, ITALY - MARCH 23: Mateo Retegui of Italy celebrates after scoring their sides first goal during the UEFA EURO 2024 qualifying round group C match between Italy and England at Stadio Diego Armando Maradona on March 23, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Valerio Pennicino - UEFA/UEFA via Getty Images)

Poker d’autore, terza posta piena in quattro gare e conservazione dell’imbattibilità in Nations League. Ci sono molti motivi per cui l’Italia di Luciano Spalletti deve esultare dopo il netto 4-1 rifilato a Israele. Il punteggio avrebbe potuto assumere proporzioni ancora più nette se le molte occasioni da rete create soprattutto da Retegui fossero state capitalizzate con una mira meglio impostata. Ma tanto è, l’Italia ha confermato la sua ottima caratura fornendo una prestazione di qualità contro un Israele pericoloso soltanto a macchia di leopardo , nel primo tempo soprattutto con Gloukh, nel secondo soprattutto con Abu Fani che è andato a bersaglio come già gli è capitato di fare nella gara d’andata. Difficile trovare un migliore in campo perché ciascuno degli azzurri ha dato il suo apporto autorevole favorendo il meritato confezionamento della quaterna vincente. Dopo la mezza delusione del pareggio con il Belgio, l’Italia si rituffa nella Nations League a caccia della terza vittoria. Gli azzurri di Luciano Spalletti affrontano al Blue Energy di Udine Israele che hanno già sconfitto all’andata in terra magiara dove la formazione gioca le sue partite casalinghe per 2-1. La formazione di Ran Ben Shimon, ex tecnico, tra le altre, di Hapoel Tel Aviv, Aek Larnaca e nazionale cipriota ha sinora sempre masticato amaro perdendo tre partite su tre, 1-3 contro il Belgio, 1-2 contro l’Italia e 1-4 contro la Francia e cerca quindi di mettere insieme i primi punti della competizione per fare risalire le sue quotazioni. Gli azzurri sono a caccia della terza vittoria e prima interna. Spalletti schiera l’Italia con il modulo 3-5-1-1 e con qualche modifica rispetto al Belgio.

Tra i pali, al posto di Donnarumma, la scelta è caduta sul portiere del Tottenham Vicario, in difesa stazioneranno Calafiori a destra, Di Lorenzo a sinistra e Bastoni al centro, il centrocampo è a cinque con Di Marco a destra, Cambiaso a sinistra e Fagioli al centro con Frattesi e Tonali in posizione più avanzata, in tre quarti agisce Raspadori in appoggio dell’unica punta Retegui. Ben Shimon risponde con il il 3-4-2-1. Davanti all’estremo difensore Glazer operano Baltaxa a destra, Feingold a sinistra e Nachmias in posizione centrale, il centrocampo ha come laterali Haziza a destra e Abada a sinistra a “cingere” i centrali Abu Fani, autore del gol della sfida d’andata, e Kanichowsky, in tre quarti operano Dor Perez e Gloukh a supporto della sola punta Madmon. Fischia il signor Ricardo De Burgos Bengoetxea della federazione spagnola. Al 2′ gli azzurri provano a proporre subito un tema con un tirocross di Fagioli ma Glazer blocca agevolmente. All’8′ lo stesso Fagioli si rende ancora protagonista ma questa volta in negativo perché un suo controllo di palla imperfetto favorisce il recupero di Gloukh, quest’ultimo, però, conclude a fil di palo creando un brivido alla nazionale di Spalletti. Tre minuti dopo l’Italia replica, Raspadori, scelto da Spalletti per rilevare il posto dello squalificato Pellegrini espulso contro il Belgio, scambia bene con Di Marco ma ottiene soltanto una deviazione in corner. Al 13′ l’atalantino Retegui stacca di testa su cross dello stesso Di Marco ma conclude fuori misura. Dopo il brivido dovuto all’occasione di Gloukh, l’Italia sembra avere ripreso a macinare gioco proponendosi più volte dalle parti di Glazer. Al 15′ Retegui ha un’occasione d’oro presentandosi davanti a Glazer su lancio di Di Lorenzo ma gli tira addosso. Italia vicinissima al gol ma carente del cinismo che sarebbe necessario per concludere efficacemente. Al 16′ Calafiori effettua un passaggio alla ricerca di un compagno, la palla danza in prossimità della linea di porta israeliana finché Feingold spazza via sventando l’insidia. Al 18′ Israele prova a farsi vedere con Madmon ma Vicario neutralizza a dovere il suo rasoterra.

L’Italia fa la partita ma difetta di precisione, Israele viva soltanto a sprazzi ma comunque capace di rendersi pericoloso. Al 18′ Retegui dimostra di avere ormai un conto aperto con Glazer obbligandolo ancora a deviare in corner. Due minuti dopo gli azzurri si mangiano un’altra occasione favorevole con Tonali che tira addosso al portiere israeliano da posizione molto buona. Al 27′ ancora lui effettua un cross dopo avere soffiato la sfera a Kanichowsky ma Glazer interviene senza problemi. Al 30′ Retegui spreca un’altra chance per regalare agli azzurri il vantaggio, il tempismo nell’intervento per concludere è perfetto, la conclusione molto meno perché va a spegnersi sull’esterno della rete. Al 32′ Israele abbozza una risposta con il suo uomo più pericoloso, Gloukh che, servito da Peretz, conclude però sopra la traversa. La reazione della squadra di Spalletti non si fa attendere con un tiro al volo di Raspadori che però finisce oltre la traversa. Retegui sembra abbonato alle palle gol e lo conferma al minuto 36 quando, di testa e su suggerimento di Di Lorenzo, conclude a lato dimenticandosi ancora una volta di invitare la mira.Al 41′ arriva un rigore per gli azzurri, Peretz ferma senza troppi convenevoli Tonali e per Bengoetxea è rigore. Dagli undici metri Retegui scaccia finalmente il tabù dell’ìmprecisione mettendo l’esecuzione alle spalle di Glazer. Italia in vantaggio con merito, ma il punteggio sarebbe di proporzioni ben più vaste se soprattutto Retegui se la intendesse maggiormente con la precisione in fase di conclusione. Al 42′ potrebbe arrivare persino il raddoppio, Retegui imbecca Raspadori che stoppa in modo maldestro favorendo il recupero di Glazer.

L’Italia termina la prima frazione in meritato vantaggio ma ha da mangiarsi le mani per il gran numero di occasioni gettate alle ortiche che avrebbero potuto dare al punteggio proporzioni assai più vaste. Israele vivo soltanto a sprazzi e soprattutto per iniziativa di Gloukh. Al 9′ della ripresa l’Italia allarga il fossato, Raspadori calcia una punizione su cui Di Lorenzo sbuca bene di testa mettendo in rete. Israele non ci sta e prova a riportarsi sotto con Abu Fani, il suo rasoterra termina però a lato. Al 15′ l’Italia si rende ancora pericolosa dalle parti di Glazer, Tonali calcia un corner, Frattesi interviene di testa ma non inquadra lo specchio della porta. Al 21′ Israele rientra clamorosamente in partita con una rete di Abu Fani direttamente da corner, è lui, ora, l’uomo più pericoloso della nazionale di Ben Shimon dopo che nel primo tempo lo era stato Gloukh. Gli azzurri protestano per un presunto fallo di Baltaxa su Vicario ma l’arbitro, consultato il Var, conferma la rete. Al 23′ Bastoni potrebbe replicare subito con un colpo di testa ma Glazer sventa l’insidia. Nulla può, invece, l’estremo difensore israeliano al minuto 27 su un tiro di Frattesi che, su cross di Di Marco, si insacca alle sue spalle. Spalletti comincia a fare rifiatare qualcuno inserendo Udogie al posto di uno stanco Di Marco e il monzese Maldini al posto di Raspadori. Il giocatore della squadra di Alessandro Nesta non potrebbe debuttare nel modo migliore mettendo Di Lorenzo al minuto 34 in condizione di segnare di piatto la rete del 4-1. Al 39′ Maldini potrebbe addirittura togliersi la soddisfazione di segnare ma il suo tiro termina a fil di palo, ottima prova per lui dal suo ingresso in campo e al suo esordio nella nazionale maggiore. Spalletti fa rifiatare anche Retegui mandando in campo Lucca e, poco dopo, Buongiorno entra a rimpiazzare Frattesi. L’Italia archivia così la sua terza vittoria in quattro gare e procede di gran carriera il suo cammino in Nations League.

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Cristiano Comelli

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