Liga: Cuore e grinta, l’Atletico Madrid è campione di Spagna

di Federico LATTANZIO

L’Atletico Madrid, dopo le sfortune di inizio gara (persi per infortunio Diego Costa e Arda Turan), agguanta il pareggio nella ripresa a Barcellona e conquista una Liga straordinaria.

Finale cinematografico per il massimo campionato spagnolo edizione 2013/2014. Al Camp Nou si affrontano il Barça secondo in classifica e l’Atletico Madrid in vetta a più tre. Gli ospiti hanno a disposizione due risultati, per i blaugrana conta solo vincere, agguantando così gli avversari in graduatoria e a quel punto assicurandosi il titolo per una migliore situazione negli scontri diretti. La sfida storica inizia davvero male per i Colchoneros. Dopo ventitré minuti el Cholo Simeone perde già per infortunio Diego Costa e Arda Turan, sostituiti rispettivamente da Adrian e Raúl Garcia. Sembra una giornata nella quale la dea bendata stia voltando bruscamente le spalle alla formazione della capitale. Pensiero questo accentuato notevolmente dalla stratosferica rete che al minuto trentatré mette a segno Alexis Sanchez: el Niño Maravilla spara in porta con il destro un tiro fulminante incrociato da posizione quasi impossibile. Delirio puro nel meraviglioso stadio catalano.

Il primo tempo scivola via senza altre emozioni, senza che peraltro a livello di gioco gli uomini del Tata Martino meritino effettivamente il vantaggio. Nella ripresa l’Atletico parte forte, dando un segnale chiaro agli avversari. Non si arrende mai la squadra madrilena, espressione perfetta della carica agonistica del proprio allenatore. Al minuto quarantanove, infatti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Diego Godín svetta favolosamente, siglando il pareggio e mettendo il sigillo su una stagione paradisiaca da parte del difensore centrale uruguaiano. Il Barça non riesce più a scuotersi, nonostante il tecnico dei padroni di casa si giochi anche la carta Neymar. Al fischio finale la gioia dei Colchoneros è talmente forte che le lacrime si sprecano. Sia in campo, sia soprattutto nel settore ospiti.

È la decima Liga conquistata. Una doppia cifra raggiunta nella maniera più incredibile possibile: all’ultima giornata sul campo di un Barcellona che, abdicando, chiude probabilmente uno dei cicli più vincenti della propria storia. Protagonista assoluto, al di là dei giocatori, è senza dubbio Diego Pablo Simeone, che con la sua applicazione, la sua grinta, il suo cuore, ha permesso alla Madrid bianco-rosso-blu di vivere un sogno straordinario. Un sogno ancora aperto, considerando che sabato 24 si disputa lo stellare derby nella finale di Champions League (occasione per la quale andranno verificate le condizioni degli infortunati, pur ricordando che anche in casa Real mancherà Xabi Alonso per squalifica e rischia di non esserci Cristiano Ronaldo, che convive da tempo con un problema fisico). Meraviglioso, per chiudere, il tributo che il Camp Nou concede all’allenatore avversario e alla sua formazione, con un lungo applauso. Evento che dalle nostre parti non potrebbe mai verificarsi. Fischi, invece, per l’uscita dal terreno di gioco di Messi e compagni. Questo campionato, comunque, rimarrà negli annali del calcio spagnolo e mondiale come la Liga forse più pazza di sempre.

Avatar
Redazione

Notizie sport in tempo reale, Calcio, Serie A, Serie B, Premier League, Liga, Bundesliga e molto altro.