Junior Dutra: Brasiliano giramondo idolo delle Fiandre orientali

Tra le squadre rivelazione della Jupiler League belga di quest’anno sicuramente trova posto l’KSC Lokeren vincitrice della Coppa di Belgio nella finale di Bruxelles giocata nell’impianto dell’ex Heysel (oggi Stade Roi Bauduin) lo scorso marzo contro lo Zulte-Waregen di Thorgan Hazard. Trofeo che ora proietta la squadra della piccola cittadina di Lokeren verso i preliminari di Europa League. Tra i trascinatori della squadra vi è il 25enne attaccante brasiliano Sergio Junior Dutra che al nostro Giovanni De Montis (Agente FIFA) ha raccontato la sua storia e parlato delle sue prospettive per il futuro.

Nonostante tu sia ancora abbastanza giovane hai già giocato in tre continenti, passando dal Brasile al Giappone per poi arrivare in Europa. Puoi raccontarci brevemente questi passaggi della tua carriera?

Ho iniziato la mia carriera in Brasile, nel Santo André, ero un giovane senza esperienza e non fu facile affermarsi. Il calcio lì mette maggiormente in luce la tecnica e ogni squadra può contare su giocatori di grande qualità ma spesso gli allenatori non curano troppo la fase difensiva dedicandosi molto più alla fase offensiva.

In Giappone mi sono confrontato a un calcio più tattico e veloce in cui è frequente giocare in contropiede. Ma la differenza più grande rispetto al Brasile l’ho sentita arrivando in Europa. All’inizio non e stato facile: qui in Belgio la tattica e fondamentale e ogni giocatore deve mettersi a disposizione della squadra. Tutti devono dare un contributo in fase difensiva e non puoi permetterti di tenere la palla troppo a lungo per cui ci si deve abituare a giocare sempre in due tocchi.

Quali sono le tue caratteristiche principali? Puoi provare a darci una tua descrizione come calciatore?

Credo che la mia qualità migliore sia la velocità palla al piede. Quando ho spazio e posso puntare verso la porta riesco davvero a dare un importante contributo ai miei compagni. Credo anche di avere un buon tempismo in area di rigore, grazie a questa mia caratteristica quest’anno sono riuscito a segnare diverse volte di testa. Generalmente amo muovermi negli spazi e mi considero una seconda punta ma quest’anno spesso sono stato schierato anche da centravanti o da esterno. Se dovessi compararmi ad un altro giocatore direi Javier Pastore del PSG.

Hai un idolo o un giocatore che è tua fonte di ispirazione?

Il mio idolo è Kakà. E’ davvero un giocatore completo: ha un ottima visione di gioco, velocità palla al piede, tiro potente. Lo ammiro perchè ancora oggi è un giocatore decisivo oltre che un punto di riferimento per i suoi compagni. Ammiro anche il suo modo di essere uomo fuori dal campo oltre che straordinario calciatore, per me è un esempio in tutto.

Il campionato belga per tanti giocatori spesso è il trampolino di lancio per trovare consacrazione in Europa. Per il futuro che ambizioni hai? In quale campionato ti piacerebbe giocare?

Credo che il campionato belga sia un buon punto di partenza per iniziare a capire il calcio europeo, qui la maggioranza dei giocatori sono atleticamente molto prestanti. Molti giocatori forti sono passati da qui prima di avere successo in campionati più competitivi, penso a gente come Bacca, Lukaku e diversi altri. Mi piacerebbe giocare in Premier o in Serie A, credo che queste siano competizioni con un grande fascino e nelle quali potrei sfruttare le mie caratteristiche.

Segui la Seria A? hai mai pensato o avuto la possibilità di venire a giocare in Italia?

Seguo da sempre il Milan perchè tradizionalmente è sempre stata una squadra con tanti giocatori brasiliani come Rivaldo, Ronaldinho, Kakà o Ronaldo. Solitamente quando posso guardo le sfide di vertice con un mio caro amico italiano che vive a Bruxelles. Nel 2008 venni con la mia squadra (il Santo Andrè) a giocare il torneo giovanile «città di Torino». La mia squadra si classificò terza e io vinsi il titolo di capocannoniere. Bei ricordi!

C’è un club dove sogni di giocare un giorno?

Ci sono tanti club nei quali sarei onorato di giocare ma a livello calcistico ho due sogni: Il primo è arrivare a giocare in Champions League, ero allo stadio quando l’Anderlcht ha ospitato il PSG, sono convinto di potercela fare. Il secondo, ancora più ambizioso, è quello di indossare la maglia della Selecao. So che è difficilissimo ma nel calcio non si può mai sapere…l’importante e lavorare duro e aspettare la propria occasione.

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Even if you are still young, you already played in three different continents, starting from Brazil then in Japan and finally here in Europe, Could you tell us a little bit more about these different stages of your career?

I started my career in Santo Andre in Brazil, I was a young player with no experience. The football there highlights more the technique of a player, every team has quality players but coaches care less about defense.

In Japan I experienced a more tactic and fast type of football, but I fell the biggest difference when I came in Europe. It has not been easy at the beginning: here tactic is fundamental, every player has to defend and work for the team. In Belgium, you cant hold the ball for too long so mainly you have to play in two touch.

What are your main skills? Try to describe yourself as a player

I think my best quality is my speed with the ball. When I have space and I head to the goal I can really make the difference, I also believe that I have a good timing when I m close to the goal. I like to receive the ball in the spaces and I consider myself a second striker. This season I played also central striker and sometimes on the wings. If I have to compare myself to another player I would say Javier Pastore.

Who is the player you take inspiration from?

My idol is Kaka. I appreciate him because he is a complete player, he has vision, speed, powerful shot…and he is still decisive. He is a concrete player and a leader for his teammates.

The Belgian Jupiler League is frequently a starting point to obtain success in Europe. What are your ambitions for the future and where (in which league) would you like to play?

Yes I think that Belgium is a good place to get used to European football. Players here are very strong and fast. Many players that spent time here than had succesfull carreer in higher competition like Bacca, Lukaku and many others. I would like to play in Premier League or in Serie A, in my opinion those are the most challenging competitions and probably those that match the best with my skills.

Do you usually follow the Italian Serie A? Have you ever considered or have you ever had the opportunity to be transfered in Italy?

I like Milan because traditionally they used to have top brazilian players like Ronaldo, Kakà or Ronaldinho . I usually watch the top serie A games with my Italian friend Jacopo . In 2008 I came to play the “torneo di Torino” with my team (Santo Andre). We classified 3rd on that tournament and I won the title of “capocannoniere”. Good memories of Italy!

Is there a club you dream to play for one day?

I have two dreams: play in Champions League and play with the Selecao…I know it is very hard but in football everything can happen, you just have to work hard and wait for your chance.

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Redazione

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