Gp Monaco: Rosberg vince e riprende lo scettro

di Mariano TEDESCO 

Il tedesco si impone nella tappa monegasca e riconquista il comando della classifica iridata. Hamilton secondo, incalzato nel finale da Ricciardo. Quarto Alonso, solo dodicesimo Raikkonen condizionato da due contatti in gara. Bianchi, grazie al nono posto, porta la Marussia in zona punti.

Settantotto giri di speranze e illusioni. Pochi sorpassi, diversi ritiri tra i quali quello eccellente di Sebastian Vettel, adrenalina a fiumi abbondantemente drenata da safety car e tatticismi di gara. L’appuntamento più glamour della stagione è stato conquistato da Nico Rosberg, che è tornato al successo dopo il debutto australiano, portando a sei i sigilli consecutivi della Mercedes.

Il tedesco, dopo la conferma della pole position e una partenza senza scossoni, ha gestito con brillantezza la maratona monegasca, riprendendosi lo scettro del campionato da Lewis Hamilton (122 punti contro 118). Il britannico, pur tentando di infastidire il compagno di squadra dopo l’esito indigesto della qualifica e qualche cenno di nervosismo, ha dovuto abbandonare ogni proposito di vittoria nel finale. Un problema di visibilità e lo spumeggiante ritorno di Daniel Ricciardo (Red Bull), lo hanno costretto a gestire la posizione.

L’australiano si conferma tra gli outsider di riferimento in questa fase di stagione, dopo aver ottenuto già un terzo posto nel precedente appuntamento spagnolo. Ancora sfortunato al contrario il campione del mondo Vettel, appiedato dopo pochi giri dalla sua vettura. In Ferrari, invece, hanno dovuto fare ancora i conti con prestazioni altalenanti. Fernando Alonso ha guidato in modo impeccabile, forse però con troppa accortezza. Lo spagnolo, a differenza di Kimi Raikkonen che è apparso più aggressivo nell’impostazione della corsa e temerario nei pochi sorpassi sul toboga monegasco, ha gestito la corsa con maggior attenzione senza infastidire particolarmente i piloti davanti a lui. I limiti della vettura sono emersi ancora una volta. Nonostante lo spettacolo offerto dal finlandese, l’asturiano ha comunque conquistato un’altra buona dose di punti, confermandosi al terzo posto in campionato alle spalle dei due della Mercedes. Ricciardo adesso però è a ridosso: 54 punti contro 61. Raikkonen avrebbe meritato più fortuna e diversi punti per quanto mostrato nelle prime battute della corsa. Dopo una partenza da cineteca e una prima fase stabilmente in terza posizione, ha chiuso la gara  fuori dalla zona punti (in dodicesima piazza) condizionato da due collisioni (l’ultima con il giovane Kevin Magnussen), quando stava lottando per il settimo posto.

Dalle parti di Woking tornano leggermente a sorridere, vedendo entrambe lo vetture di Jenson Button e del danese Magnussen tra le prime dieci. Il britannico è giunto sesto alle spalle del tedesco Nico Hulkenberg (Force India), ma il divario dalla concorrenza è ancora notevole. In evidenza, tra gli altri anche Felipe Massa (Williams), settimo e autore di un buon recupero di posizioni anche grazie a una strategia oculata. Esaltante è stato poi il risultato di Jules Bianchi che ha portato la Marussia per la prima volta in zona punti. Il francese del vivaio Ferrari ha tagliato il traguardo ottavo, poi diventato nono posto per i cinque secondi di penalità scontati a fine gara. Un risultato storico per la scuderia russa. Tra i primi dieci si è classificato anche Romain Grosjean (Lotus), ottavo.

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Redazione

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