Tim Cup: Vince il Napoli, ma perde il Calcio!

All’Olimpico, i Partenopei battono 3-1 la Fiorentina e conquistano la loro quinta Coppa Italia, la seconda nelle ultime tre stagioni. Ma in un clima surreale per quanto accaduto nel pre-partita tra scontri, feriti e minacce ultras

Purtroppo Fiorentina-Napoli verrà ricordata come la finale di Coppa Italia più surreale di sempre. Sì, perché al di là del trofeo sollevato dal Napoli, quanto accaduto nel pre-partita passerà alla storia come l’ennesima pagina triste, vergognosa del nostro calcio. Scontri, spari, bombe carta, proteste, minacce, partita rinviata per le pressioni della curva del Napoli perché non vuole che la partita si giochi per il tifoso partenopeo ferito. Il tutto sotto gli sguardi sorpresi e impauriti di bambini, autorità, presidenti di Lega, della Figc, del Consiglio e del Senato. Alla fine dopo 40 minuti di attesa la gara ha inizio, ma il nostro calcio ha perso per l’ennesima volta.

LA GARA – La squadra di Benítez parte benissimo e nelle fasi iniziali sfiora due volte il gol, prima con Insigne e poi con Higuaín. Il vantaggio, comunque, arriva all’11’, Hamšík serve un pallone filtrante per Insigne, che con un destro a giro trova il palo più lontano e batte Neto. Al 17’ arriva il 2-0. Azione travolgente del “Pipita” sulla destra, Hamšík lascia sfilare il pallone e Insigne fa centro di sinistro. Al 28’, però, la squadra di Montella torna in partita. Sul tocco in profondità di Iličić, Fernández non è reattivo e Vargas, con un gran sinistro, batte imparabilmente Reina.

Nella ripresa inizia la girandola delle sostituzioni. Montella getta nella mischia Giuseppe Rossi, che prende il posto di Joaquín.
Il Napoli resta in dieci  a 11′ dalla fine per l’espulsione di Inler e la Fiorentina potrebbe pareggiare con Iličić, ma lo sloveno sciupa tutto e manda a lato. Così, nel recupero, arriva il 3-1 di Mertens, che fa centro con un perfetto sinistro in diagonale. Il triplice fischio dell’arbitro scatena la gioia del Napoli.