Copa America 2024: Lautaro trascina l’Argentina, Canada ai quarti

La terza ed ultima giornata che ha aperto i battenti la scorsa notte nel girone A, ha emanato due verdetti importantissimi, il primo riguarda l’Argentina, che palesemente i detentori del titolo nonché campioni del Mondo in carica, di rallentare non sembrano averne alcuna voglia, anzi ormai nel mirino ha solo la finalissima. Il secondo verdetto riguarda il Canada, che per la prima volta nella storia non solo ha affrontato il Cile, ma ha saputo imbrigliarlo in uno 0-0 che consente ai Taglia Boschi di toccare quota 4 punti conquistando l’accesso ai quarti di finale. Dunque una nottata storica e ricca d’emozioni la terza che ha definitivamente archiviato il Girone A, ma che al tempo stesso ha visto la CONCACAF piazzare la sua prima selezione al terzultimo atto del torneo.

Ma la terza giornata nel gruppo A, ha emanato un terzo ed importantissimo verdetto, ossia: Lautaro è il nuovo punto di riferimento per questa Nazionale. Infatti pur senza Messi, fermo per scopo precauzionale, è il Toro che si carica sulle spalle l’Albiceleste conducendola alla vittoria per 2-0 sul Perù. Il Toro sblocca al 47′ su assist di Di Maria, per poi chiudere i conti nel finale grazie a un controllo a seguire che dribbla l’avversario e gli spalanca la porta. “Mi sento bene, mi sono preparato dopo la grande stagione con l’Inter. L’abbraccio con Messi? Mi ha aiutato molto a recuperare fiducia in nazionale, tutto nasce da quel rigore che mi ha lasciato tirare. Glielo dovevo è un gran leader” ha d dichiarato il Toro a fine gara, che ora veleggia con 4 reti, in tre match disputati.

Non vanno per il sottile ad Orlando dove Canada e Cile, nonostante la calda temperatura della Florida se le danno di santa ragione, il Cile corre e cerca la via della rete, ma la selezione canadese fa muro e dimostra di saperlo fare ( a differenza dell’Italia) imbrigliando cosi la Roja in un gioco dispendioso ma poco proficuo. Il resto lo fa la tenuta atletica e la tenacia di voler andare avanti scrivendo una pagina di storia importante che fa il pari con quanto compiuto dalla Georgia dall’altra parte dell’Oceano.

Archiviato il Girone A, questa notte scenderà in campo il Gruppo B con Giamaica – Venezuela, e soprattutto lo scontro diretto tra Messico ed Ecuador, match da far tremare le vene, perché mette in palio il passaggio del turno. Il Venezuela meglio non poteva iniziarla questa Copa America. Anzi, a dire la verità non aveva cominciato proprio benissimo la nazionale guidata dall’argentino Fernando Batista, che era andata sotto nella partita all’esordio con l’Ecuador, penalizzato però dall’espulsione prematura e folle di Enner Valencia dopo 20 minuti, pagata a caro prezzo con la rimonta subita nella ripresa per effetto dell’uno-due di Cadiz e Bello nel giro di 10 minuti. Contro il Messico è poi arrivata la seconda vittoria, e anche qui la buona sorte non si può proprio dire che abbia voltato le spalle ai Vinotinto, anzi. A decidere la sfida è stato il rigore trasformato da Rondon, ma anche i messicani ne hanno avuto uno a disposizione a pochi minuti dal novantesimo, fallendolo però con Pineda, che si è fatto ipnotizzare da Romo dagli undici metri. C’è tanto merito dell’estremo difensore in questa qualificazione anticipata ai quarti di finale per la quinta volta della propria storia. Non è girata per niente bene invece alla Giamaica, che è uscita a mani vuote nei primi due incontri disputati, salutando anzitempo la competizione. Contro il Messico, la nazionale guidata dall’islandese Heimir Hallgrimsson si è vista annullare un gol dal VAR di Michail Antonio, prima di venire punita da Arteaga, mentre il match successivo con l’Ecuador è partito male, con la sfortunata autorete di Palmer dopo 13 minuti che ha dato il via al successo della Tricolor per 3-1. Con questa fanno 8 sconfitte su 8 nella fase finale della Copa America per i Leoni dei Caraibi, che dopo aver segnato il primostorico gol , sono alla ricerca anche dei primi storici punti, in un torneo che finora è stato assolutamente stregato.

Tutti a disposizione dei due ct, con la Giamaica che scenderà in campo con la formazione migliore per cercare di non chiudere a zero punti anche la sua terza partecipazione alla Coppa America, mentre nel Venezuela qualche titolare dovrebbe essere preservato per i quarti di finale. Giamaica e Venezuela non si affrontano da 8 anni, cioè da quello che resta l’unico precedente ufficiale prima di questo incontro, e risale alla Copa America 2016, con il successo di misura per 1-0 dei Vinotinto, che si sono imposti anche in altre due occasioni ma in amichevole. Completano il bilancio due vittorie giamaicane e un pareggio, per un computo di gol generale che vede in vantaggio il Venezuela per 7 marcature a 4. Non essendoci esigenze particolari di classifica, il pronostico per questa partita potrebbe risultare alla fine meno scontato di quanto potrebbe essere stato con altri tipi di motivazioni. Al Venezuela interessa soprattutto preservare le energie per il grande appuntamento dei quarti di finale, in cui ci arriva da prima del girone e quindi con la possibilità di sognare concretamente un posto in semifinale, risultato raggiunto una sola volta nella propria storia. La Giamaica sulla carta potrebbe avere qualche stimolo in più, perché portare a casa punti vorrebbe dire scrivere una pagina comunque storica, al di là di un’eliminazione ormai inevitabile. Discorso totalmente diverso per il match tra Messico ed Ecuador, dove in palio ci sono tre punti pesantissimi in chiave qualificazione, gara dunque che si preannuncia arroventata e vietata ai deboli di cuore, soprattutto perché la selezione messicana nonostante la parità di punti in classifica, è sfavorita dalla differenza reti e quindi costretta alla vittoria, a differenza dell’Ecuador a cui il pareggio andrebbe anche bene, e ciò quindi gli consente di giocare con due risultati utili su tre. Tuttavia il Messico partiva in questo raggruppamento con i favori del pronostico, e la sconfitta contro il Venezuela alla scorsa giornata è stata quantomeno sorprendente. Il calcio di rigore realizzato da Rondon al 57esimo minuto è bastato ai venezuelani per vincere il match e passare ufficialmente il turno. Decisivo è stato anche il portiere Romo, che agli sgoccioli del match all’87esimo nega il pareggio messicano a Orbelin Pineda. Per l’Ecuador invece il percorso sembra più semplice, infatti con un pareggio si qualificherebbe comunque come seconda classificata nel girone, inoltre arrivano da una gara convincente disputata contro la Giamaica. Non è bastato il primo storico gol nella competizione ai Leoni dei Caraibi, travolti dalla Tricolor 3-1.

Ritorna inoltre dopo la squalifica della prima giornata col Venezuela l’attaccante Enner Valencia, lo storico bomber del calcio ecuadoriano si trova quindi al dover prendere la squadra in mano in questa occasione, che potrebbe essere la loro ultima gara in questa Copa America 2024. Fino ad oggi le due selezioni si sono affrontante 23 volte, 14 i successi messicani, 4 quelli ecuadoregni, con nel mezzo ben 5 pareggi, 38 le reti realizzate dal Messico, 25 quelle messe a referto dall’Ecuador. Ben 5 sono i precedenti in Coppa America, con 4 successi messicani, solo 1 quello ecuadoregno, 8 le reti realizzati dagli Aztechi, 5 quelle firmate dalla Tircolor. Dunque sulla carta il Messico sembra senza dubbio favorito stando alle statistiche e precedenti, ma sul campo senza dubbio sarà un’altra storia, infatti è necessario tenere conto del fatto che nelle ultime 4 sfide tra queste due selezioni ha visto 1 sola vittoria messicana, 1 pareggio e ben 2 vittorie dell’Ecuador, di cui l’ultima ufficiale nella Copa America 2015 terminata infatti 2-1 per la Tricolor. Match dunque cruciale per entrambe,chi ottiene i 3 punti infatti accede ai quarti di finale di Copa America ed elimina a tutti gli effetti l’altra. C’è in palio quindi una posta importantissima, che pende leggermente a favore dell’Ecuador che dalla sua ha 2 risultati utili su 3, ma di sicuro sarà una gara che offrirà non poche emozioni.

Davide Piteo
Davide Piteo

Nato a Foggia un caldo 9 Luglio del 1981, sono cresciuto con la passione per il calcio e ciclismo, amando la Nazionale degli anni 90 particolarmente quella del Mondiale 90 ossia dell Notti Magiche, mondiale che per tanti si aprii con il Giro d'Italia dello stesso anno vinto da Gianni Bugno. Nel corso degli anni la voglia di raccontare mi ha spinto al giornalismo cominciando con il Giornalino della Parrocchia di San Michele e proseguito con tante esperienze locali e Nazionali,fino ad arrivare al mio approdo in Football Magazine nel 2012. Da quel momento in poi sono rimasto legato solo e soltanto a FM dove mi occupo di Ligue 1, ma nel corso degli anni ho seguito anche la MLS, Gold Cup, Europei e Mondiali. Obiettivi? continuare la mia crescita con FM dove occuparmi anche di altri campionati.