Che Dea, espugnato il Maradona. La Viola ingrana la quinta

Nel big match di giornata, l’Atalanta impartisce una severa lezione al Napoli: 0-3 con doppietta di un super Lookman e undicesimo centro di Retegui. La Fiorentina va: Kean non perdona e castiga i granata (palo di Pedersen). Orobici e gigliati momentaneamente secondi a quota 22

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NAPOLI-ATALANTA 0-3

10’ e 31’ Lookman, 92’ Retegui

Un’Atalanta in formato scudetto travolge al “Maradona” la squadra di Conte, che interrompe così la sua cavalcata al primo posto dopo 5 successi di fila. Nessuna novità di formazione rispetto alla gara con il Milan: nel Napoli, ancora privo di Lobotka, viene confermato Gilmour come regista e l’attacco a tre composto da Politano, Lukaku e Kvaratskhelia. Qualche sorpresa in più la riserva invece Gasperini, che decide di lasciare in panchina il capocannoniere del campionato – Mateo Retegui – per dare spazio dal 1’ alla coppia De Ketelaere-Lookman (mossa che, come vedremo, avrà risvolti sorprendentemente positivi). Alla prima azione pericolosa, gli orobici colpiscono: al 10’, con una gran botta al volo, Lookman non lascia scampo a Meret. E’ un Napoli particolarmente confuso quello schierato da Antonio Conte: Hien non lascia alcun spazio a Lukaku, mentre Kvaratskhelia fatica ad accendere la luce. In questo contesto, l’Atalanta ha vita facile. L’unico sussulto partenopeo si registra nel momento in cui McTominay colpisce il palo. Poi alla mezz’ora arriva il gol del raddoppio, ancora ad opera di un incontenibile Lookman: l’anglo-nigeriano piazza un perfetto destro in diagonale. Nella ripresa, i padroni di casa provano a reagire conquistando il possesso del pallone. La Dea risponde solo in contropiede. Politano prima e Ruggeri poi, sciupano due palle-gol. Al 92’ l’Atalanta la chiude grazie ad un destro al volo del solito Retegui (entrato al 76’ al posto di Lookman). Per l’italo-argentino si tratta dell’undicesima marcatura in 11 gare. Con questi tre punti, gli orobici salgono a quota 22 a -3 dai partenopei primi dando dimostrazione di forza e carattere. Per la squadra di Conte un brusco risveglio ad una settimana dalla sfida scudetto contro l’Inter.   

TORINO-FIORENTINA 0-1
41’ Kean

Quinta vittoria consecutiva dei viola. Sono ora 7 – considerando anche le coppe europee – i successi messi in fila dalla squadra di Raffaele Palladino. Niente colpo di coda invece – o meglio, nessuna incornata trattandosi del Toro – da parte della formazione granata ai danni della Fiorentina e nessun passo avanti in classifica. Il tutto con sullo sfondo (neanche troppo) il derby della Mole, previsto per il prossimo turno. Plana a quota 22, inebriandosi momentaneamente del secondo posto, la splendida viola dell’ex tecnico del Monza (terzo successo in trasferta, dopo quelli ottenuti a Lecce e a Genova). Il periodo è sicuramente più che redditizio, ma ha ben poco di casuale alla luce del bel gioco espresso dall’undici toscano (anche se oggi, per la verità, si è visto solo a tratti). Fiorentina che si divide tra impegni di campionato e coppa in maniera del tutto positiva. Hai voglia poi a parlare di schemi, di sovrapposizioni, di manovre avvolgenti, di baricentro medio e quant’altro… più che mai quest’oggi è stato più semplicemente un episodio a decidere la sfida dello stadio Olimpico “Grande Torino”: al 41’, infatti, un lungo lancio di Ranieri, la finta di Beltran e lo scatto di Kean, bravo ad approfittare di un’incomprensione fra il portiere Milinkovic-Savic e Maripan (il secondo sciagurato errore difensivo dopo quello contro la Roma) ha beffato il Toro. Nella ripresa, i padroni di casa già provati hanno creato due-tre occasioni: la più clamorosa quella con Pedersen, che tagliando in diagonale l’area di rigore avversaria, si è trovato a tu per tu con il portiere De Gea, lo ha anche aggirato con un bel tocco ma il montante destro della porta ha salvato lo 0-1 della Fiorentina.

Emanuele Tocchi