Champions: Il Real cala il poker e vola in finale, Bayern travolto!

di Raniero MERCURI | 29 aprile 2014

Un super Real Madrid annienta all’Allianz Arena il Bayern di Guardiola nel ritorno della semifinale Champions e vola a Lisbona per la finalissima contro la vincente del confronto tra Chelsea e Atletico Madrid. Partita chiusa già dopo quarantacinque minuti, Ancelotti stravince la sfida con Guardiola.

BAYERN MONACO-REAL MADRID 0-4 (andata 0-1)

Senza storia. Difficile da credere ma non vi è definizione migliore per descrivere la gara di ritorno tra i “blancos” di Carletto Ancelotti e gli ormai ex Campioni d’Europa di Pep Guardiola.
Il tecnico di Reggiolo si conferma ancora uno dei più grandi allenatori in circolazione, impostando tatticamente la gara in modo ineccepibile: un quattro-tre-tre con linea difensiva alta, squadra cortissima, pressing alto del temibile trio avanzato Ronaldo-Benzema-Bale fin quasi ai limiti dell’area avversaria, impedendo così ad un irriconoscibile Schweinsteiger e al compagno di reparto Kroos di iniziare l’azione, mettendo inoltre pressione sui centrali difensivi dei padroni di casa. Solo apparentemente rischiosa la scelta di preferire Di Maria ad Isco nel ruolo di intermedio sinistro di centrocampo, vista la propensione offensiva dell’argentino. Anche qui invece scelta che si rivela perfetta: strepitosa la prestazione del sudamericano.
Dall’altra parte un Bayern troppo brutto per essere vero, che replica l’insistito quanto fumoso possesso palla della gara di andata, aggiungendo questa volta anche una condizione fisica inquietante e delle amnesie difensive risultate fatali, soprattutto al cospetto dei fenomenali attaccanti di cui dispone il Real.
Bavaresi in campo con un quattro-due-tre-uno che vede Mandzukic unica punta, alle cui spalle agisce il trio composto da Robben, Muller e Ribery.
All’8’ Bale spaventa subito il pubblico di casa, non trovando con il sinistro da metà campo la porta lasciata sguarnita dall’uscita avventata di Neuer. Al minuto numero quindici il vantaggio Real: calcio d’angolo di Modric, testa di Sergio Ramos lasciato colpevolmente solo e “merengues” avanti. Quattro minuti più tardi (19’), è lo stesso Ramos a raddoppiare, sempre di testa dopo che Pepe devia una punizione di Di Maria. Stordito il Bayern, che al minuto trentatrè capitola di nuovo: contropiede micidiale firmato Benzema-Bale-Ronaldo e concluso dal Pallone d’Oro con un piattone destro vincente. Zero a tre e finale in tasca. Nel secondo tempo ben poco da raccontare, tranne qualche inutile sussulto dei padroni di casa e il quarto gol firmato ancora Ronaldo, che su punizione beffa Neuer.
Termina così l’attesissima sfida che, andando a scavare più in profondità, metteva in gioco probabilmente qualcosa in più di una finale di Champions League. C’era in ballo il duello tra due filosofie di gioco diverse e rappresentate dai rispettivi allenatori. Il risultato non sembra lasciare spazio a dubbi: Ancelotti schianta Guardiola. Tuttavia non ci sentiamo di infierire ulteriormente sul mister spagnolo, che chiude la stagione con il titolo tedesco, il Mondiale per club, la Supercoppa Europea e la finale della Coppa di Germania ancora da disputare. Non ci sembra poco.
Ma questa è la notte di Ancelotti, di un italiano che va in finale.

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Redazione

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