Crisi delle uova negli Stati Uniti: l’influenza aviaria spinge alla ricerca di fornitori europei

La Finlandia dice no all’export di uova verso gli Usa: ecco perché.

Foto di Aphiwat chuangchoem: https://www.pexels.com/it-it/foto/uovo-di-quaglia-nel-vassoio-364306/

Gli Stati Uniti stanno affrontando una grave crisi delle uova a causa di una massiccia epidemia di influenza aviaria, che ha portato all’abbattimento di milioni di volatili. Per far fronte alla carenza, il governo americano ha chiesto forniture d’emergenza a diversi Paesi europei, tra cui Finlandia e Danimarca. Tuttavia, la risposta finlandese non è stata positiva: la Finnish Poultry Association ha respinto la richiesta, evidenziando la mancanza di accordi commerciali tra i due Paesi.

La Finlandia blocca l’export: mancano autorizzazioni e produzione insufficiente

Secondo la televisione di Stato finlandese, esportare uova negli Stati Uniti richiederebbe ispezioni e regolamenti specifici, rendendo il processo lungo e complesso. Il direttore esecutivo dell’associazione avicola, Veera Lehtilä, ha sottolineato che, oltre alla mancanza di regole concordate, la produzione finlandese sarebbe insufficiente per rispondere alla domanda americana.

“Milioni di uccelli sono stati abbattuti negli Stati Uniti per l’influenza aviaria. La Finlandia ha solo quattro milioni di galline ovaiole in totale. La nostra produzione non coprirebbe il loro fabbisogno”, ha dichiarato Lehtilä.

Attualmente, la Finlandia non dispone di un’autorizzazione nazionale per esportare prodotti a base di uova negli Stati Uniti, rendendo ancora più difficile una possibile apertura commerciale.

Gli Stati Uniti cercano alternative in Europa

Nei primi due mesi dell’anno, oltre 35 milioni di volatili sono stati abbattuti negli Usa per contenere l’influenza aviaria, provocando una carenza di uova e un aumento vertiginoso dei prezzi. Per questo, il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense ha avviato trattative con Danimarca, Svezia e Paesi Bassi, valutando nuove possibilità di fornitura.

La Danish Egg Association ha confermato di aver ricevuto una richiesta ufficiale dal governo americano, che ha chiesto una stima delle quantità esportabili, a condizione che rispettino gli standard di importazione.

Prezzi alle stelle e boom del contrabbando dal Messico

La crisi delle uova è diventata un tema politico negli Stati Uniti, con l’ex presidente Donald Trump che ha promesso di ridurre i prezzi qualora fosse rieletto. A febbraio, il costo delle uova è aumentato del 59%, spingendo i consumatori a cercare soluzioni alternative.

Uno degli effetti collaterali è stato il boom del contrabbando di uova dal Messico: i sequestri alla frontiera sono aumentati del 36% rispetto all’anno precedente, secondo i dati della polizia doganale americana.

Mentre Washington cerca una soluzione per affrontare l’emergenza, resta incerto se le importazioni europee possano effettivamente stabilizzare il mercato e contenere l’aumento dei prezzi.

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Redazione

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