Il Napoli resta in scia, Viola ko! Il Bologna sbanca il Bentegodi

Il decimo successo interno stagionale, riporta i partenopei a -1 dalla capolista Inter. In gol la premiata coppia Lukaku-Raspadori. Dopo otto anni i felsinei vìolano il campo degli scaligeri e ottengono il terzo successo di fila: agganciata momentaneamente la Lazio al quinto posto.

HELLAS VERONA – BOLOGNA 1-2
40’ Odgaard (B), 79’ Cambiaghi (B), 80’ Mosquera (HV)

Il Bologna di Italiano conquista il terzo successo consecutivo in campionato, espugnando lo stadio degli scaligeri. Continua, dunque, la marcia che potrebbe consentire ai felsinei di entrare per il secondo anno di fila in piena zona europea. Una vittoria, quella odierna, non certo scontata su un campo che ha visto per diverse stagioni l’attuale tecnico rossoblù protagonista a centrocampo. Il Bologna ha corso qualche rischio nel finale, nonostante il vantaggio numerico per l’espulsione di Valentini sancita al 70’. Gara che ha visto un avvio lento e compassato da parte di entrambe le compagini, con un lieve predominio territoriale della formazione ospite. Odgaard pericoloso nei primi minuti, poi l’Hellas prende le misure ad un avversario in grande spolvero. Almeno fino al 40’, quando lo stesso attaccante danese fa centro aiutato anche dall’imbucata in profondità di Calabria (primo assist per lui da quando veste la maglia rossoblù). Il Bologna potrebbe addirittura chiudere la prima frazione sul doppio vantaggio, ma Orsolini si divora una ghiottissima chance. Si rientra dagli spogliatoi con un’unica novità di formazione: nel Verona, Tengstedt prende il posto di uno “sbiadito” Bernede. Ripresa dove sale in cattedra il portiere Montipò, autore di diversi interventi che permettono ai gialloblù di rimanere in partita. Le cose, tuttavia, cambiano al 70’, quando i padroni di casa rimangono in dieci per il rosso a Valentini. Poco dopo, infatti, i felsinei riescono a sfruttare la superiorità e vanno sul 2-0 grazie alla conclusione non certo irresistibile di Cambiaghi e sul quale Montipò commette un grave errore (l’unica sbavatura della sua gara, comunque nel complesso positiva) Mosquera, un minuto dopo, firma il gol della bandiera anche se il Verona non riuscirà più ad impensierire l’estremo rossoblù Skorupski fino al triplice fischio di chiusura. Otto anni dopo, il Bologna torna ad espugnare il “Bentegodi”: la squadra di Italiano sale a quota 50 con aggancio alla Lazio al quinto posto.   

NAPOLI – FIORENTINA 2-1
26’ Lukaku (N), 60’ Raspadori (N), 66’ Gudmundsson (F)

Il Napoli conquista i tre punti, mantenendosi ad una lunghezza di svantaggio dall’Inter. L’immagine finale del “Maradona”, sintetizza perfettamente tutto ciò che si è vissuto nei 90’ in campo: entrambe le formazioni rispondono agli applausi del pubblico presente, dopo aver dato vita ad un bel match incerto fino al termine. Soprattutto i tifosi della Viola – nonostante la sconfitta di misura – hanno riconosciuto all’undici di Palladino l’impegno profuso, specie nel finale. Azzurri convincenti soprattutto nella prima frazione, con inserimenti precisi e azzeccati, specie nella tempistica. Il vantaggio del Napoli si concretizza al 26’, quando Lukaku ribadisce in fondo alla rete una respinta difettosa di De Gea sulla conclusione dalla distanza di McTominay. Il portiere spagnolo, comunque, si riscatta in più circostanze durante la prima parte di gara, quando gli uomini di Conte cercano a più riprese la rete del raddoppio. Di Lorenzo colpisce la traversa con una staffilata devastante. Ma il 2-0 arriva solo nella ripresa sull’asse Lukaku-Raspadori: al 60’ l’attaccante azzurro la mette a fil di palo, dopo aver ricevuto l’invito verticale del belga. La Fiorentina, comunque, non si rassegna e, anzi, si riporta subito sotto con un’azione da manuale del calcio: verticalizzazione di Pongracic, tacco di Kean e rasoiata senza scampo di Gudmundsson (66’). Quota 60 il Napoli l’ha raggiunta grazie al decimo successo interno della stagione, il diciottesimo in totale e ora attende il posticipo tra Juventus e Atalanta per capire cosa accadrà alle proprie spalle dopo aver trovato la vittoria che mancava dal 2-1 inflitto tra le mura amiche proprio ai bianconeri di Motta il 25 gennaio scorso. Si ferma ancora la Fiorentina, che contro il Lecce aveva interrotto la serie di tre ko consecutivi: per i viola, quella appena conclusa, è stata la prima gara di un poker davvero duro visto che ora gli uomini di Palladino dovranno affrontare Juventus e Atalanta in casa, Milan fuori. Ha chiuso in crescendo la squadra toscana, ma non è bastato.