Khvicha Kvaratskhelia contro Cristiano Ronaldo, la sfida tra i due numero 7 è finita abbondantemente a favore del georgiano, sia per la vittoria della sua nazionale, sia perché nel confronto personale, il primo ha segnato, il secondo no, il primo ha trascinato la sua squadra, dando forza ed esempio, il secondo è apparso troppo nervoso, si è beccato un cartellino giallo che poteva fare da preludio alla cacciata dal campo, ed è stato sostituito. La Georgia festeggia il miracolo sportivo e se la vedrà con la Spagna, il Portogallo, invece, scenderà in campo per gli ottavi contro la Slovenia. Passa anche la Turchia, ma il commissario tecnico della selezione ottomana, l’italiano Vincenzo Montella dovrà riprogrammare i suoi uomini se vuol ben figurare negli ottavi contro l’Austria che ha impressionato nelle ultime due partite. Çalhanoğlu e compagni, infatti, hanno conquistato la vittoria nel match contro la Repubblica Ceca, solo in pieno recupero, nonostante settanta minuti in superiorità numerica davanti ad avversari che per quanto fatto vedere in campo lasciano con rammarico e rimpianto la Germania e gli Europei di calcio 2024.
GEORGIA-PORTOGALLO 2-0
Primo tempo. Nemmeno due minuti dal fischio di inizio e clamoroso vantaggio georgiano con un gran gol di Kvara di sinistro in contropiede su assist di Mikautadze. Il Portogallo sotto choc dopo aver subito il gol più rapido (un minuto e trentadue secondi) della sua storia agli europei di calcio prova con la sua punta di diamante Cristiano Ronaldo a riscattarsi, ma CR7 si fa respingere un tentativo su punizione al sedicesimo minuto e una botta a due passi dalla porta al 33’, a intervallare i due episodi un cartellino giallo segno che Cristiano Ronaldo nei primi quarantacinque di gioco è piuttosto nervoso e la sfida tra i due numero 7 in campo la vince nella prima frazione Khvicha Kvaratskhelia, senza se e senza ma.
Secondo tempo. Kvara dopo cinque minuti dal ritorno in campo, continua la sua straordinaria partita e con un tiro in controbalzo spreca l’occasione del raddoppio. Al 57’ dopo un intervento dalla sala Var che richiama l’attenzione dell’arbitro, rigore per la Georgia per fallo di Silva su Lochoshvlili. Sul dischetto si presenta Mikautadze che trasforma il penalty in modo magistrale alla sinistra di Diogo Costa. Galoppata di Chakvetadze senza successo prima dei tentativi portoghesi nel finale ma il risultato non cambia più.
TABELLINO
GEORGIA (5-3-2): Mamardashvili, Kakabadze, Gvelesiani (76′ Kvirkelia), Kashia, Lochoshvili (63′ Tsitaishvili), Dvali, Chakvetadze (81′ Mekvabishvili), Kochorashvili, Kiteishvili, Mikautadze, Kvaratskhelia (81′ Davitashvili).
Allenatore: Sagnol.
PORTOGALLO (4-3-3): Diogo Costa, Dalot, Danilo, Antonio Silva (65′ Semedo), Gonçalo Inacio, Pedro Neto (75′ Diogo Jota), Palhinha (46′ Ruben Neves), Joao Neves (75′ Luis Nunes), Conceiçao, Ronaldo (65′ Goncalo Ramos), Joao Felix.
Allenatore: Martinez.
Arbitro: Sandro Schärer
Marcatori: 2′ Kvaratskhelia (G), 57′ rig. Mikautadze (G)
REPUBBLICA CECA-TURCHIA 1-2
Primo tempo. Le due occasioni più limpide della prima parte del match sono entrambe di marca ceca, quella al minuto 17 con Hranác che colpisce di testa da due passi ma non riesce a centrare lo specchio della porta e l’altra proprio al 45’ con un contropiede da manuale, fluido e rapido, palla a Jurásek che prova la bordata da pochi passi, ma il portiere turco Gunok si oppone. Il dato sorprendente che i numeri in fatto di occasioni sono a favore della squadra che sta giocando con un uomo in meno, la Repubblica Ceca, infatti, dal ventesimo minuto sta disputando la sua ultima gara del girone in dieci uomini per il doppio cartellino giallo rimediato da Barak in otto minuti, con quello che gli è costato l’espulsione, nato da un intervento in mischia a centrocampo, apparso, ad una prima analisi, piuttosto eccessivo.
Secondo tempo. I turchi tornano dopo la pausa negli spogliatoi caricati da mister Montella e desiderosi di portare a casa i tre punti e la qualificazione diretta. Prima un paio di occasioni e poi al 51’ Çalhanoglu batte di destro Stanek dopo un suo primo salvataggio su Yildiz. Minuto 65 con i tifosi turchi che già festeggiano sugli spalti arriva il pareggio della Repubblica Ceca con Hranac che respinge sulla linea di porta ma arriva Soucek che pareggia a portiere ormai fuori rotta dalla possibile parata. La Turchia non ci sta anche se la Repubblica Ceca si rianima nonostante l’uomo in meno che comporta ovviamente stanchezza, Yldiz prima e Tosun, poi non riescono a riportare la Turchia in vantaggio, ma proprio nei minuti di recupero sempre Tosun questa volta ci riesce, contropiede con cinque della Turchia, palla a Tosun destro, angolino, gol, partita, incontro, qualificazione.
TABELLINO
REPUBBLICA CECA (3-4-2-1): Stanek (55′ Kovar), Holes, Hranac, Krejci, Coufal, Soucek, Provod (75′ Lingr), Jurasek D. (81′ Jurasek M.); Barak, Hlozek (55′ Chory), Chytil (55′ Kuchta).
Allenatore: Hašek
TURCHIA (4-2-3-1): Gunok, Muldur, Demiral, Akaydin, Kadioglu, Ozcan (46′ Ayhan), Yuksek (64′ Yokuslu), Guler (75′ Tosun), Calhanoglu (88′ Kocku), Yildiz (75′ Akturkoglu), Yilmaz.
Allenatore: Montella
Arbitro: István Kovács
Marcatori: 51′ Calhanoglu (T), 66′ Soucek (RC), 94′ Tosun (T)