Brasil 2014: Gruppo F, Messi salva l’Argentina, Bosnia eliminata

di Gianluca LORENZONI

Nella prima gara della seconda giornata del Gruppo F l’Argentina supera un Iran compatto allo scadere, grazie ad una magia di Messi e si qualifica per gli ottavi. Nella notte, nello spareggio per il secondo posto tra Bosnia e Nigeria un gol di Odemwingie porta le Super Aquile al successo. Finisce la favola Bosnia, eliminata.

ARGENTINA-IRAN 1-0
Le sorprese non finiscono mai. Non c’è due senza tre. Sembrerebbe la sagra dell’ovvio, ma questi, signori, sono i Mondiali brasiliani. Dopo la qualificazione del Costarica nel “girone di ferro” e la prematura eliminazione dei campioni in carica (statisticamente tutt’altro che una novità comunque) poteva toccare all’Argentina, fermata sul pari per novanta minuti dalla cenerentola Iran, desiderosa di sedersi al tavolo delle sorprese. Poteva.  Ci ha pensato però Leo Messi con una magia allo scadere a scacciare i catrivi pensieri. Qualificazione ottenuta e un fenomeno finalmente in grado di fare la differenza anche in maglia albiceleste. Sabella conferma la squadra vista nel secondo tempo con la Bosnia. Accantonata la difesa a tre, spazio a Gago in mediana e a Higuain, supportato da Messi e Aguero. Dall’altra parte Queiroz disegna il consueto 4-5-1 tutto cuore e compattezza.

Il primo tempo scorre via con gli aegentini incapaci di scardinare la resistenza avversaria, nonostante un possesso palla esasperante e occasioni che arrivano soprattutto da palla inattiva. Poche idee, fatta eccezione per l’ottimo Di Maria. Nella seconda frazione la partita è più frizzante, e gli iraniani sfiorano addiritura il colpo grosso in un paio di circostanze, dove Romero è attento. Dentro Palacio e Lavezzi per gli abulici Aguero e Higuain. Il piglio dei neo entrati crea qualche grattacapo alla solidità dei persiani ma il risultato non si sblocca. Gli dei del calcio avranno pensato di averne combinate già abbastanza, evidentemente e che un Costarica basta e avanza, per ora. Sulla sirena, una magia di Messi, sinistro a giro da fuori area, chiude i conti, scaccia le paure e manda l’Argentina agli ottavi. Ancora una volta, così come all’esordio la squadra di Sabella non brilla ma i sei punti conquistati e un Messi finalmente in grado di prendere una nazione sulle spalle sono sicuramente segnali incoraggianti per il futuro.

NIGERIA-BOSNIA 1-0
Un vero e proprio spareggio. Con l’Argentina qualificata nel pomeriggio, Bosnia e Nigeria si giocano il pass per gli ottavi in uno scontro da dentro o fuori. 
Qualche novità di formazione rispetto all’esordio per entrambe le squadre: Keshi lascia in panchina lo spento Moses e da spazio a Odemwingie e sceglie Yobo per guidare la difesa; Susic rilancia Medunjanin. La scelta del Ct africano paga. Al 29′ fuga sulla destra di Emenike che si aiuta forse con un fallo ai danni di Spahic, palla al centro e tap-in di Odemwingie, che batte agevolmente il compagno dello Stoke, Begovic.

La reazione dei bosniaci è sterile e all’intervallo le Super Aquile sono in vantaggio. Susic si gioca quasi subito i tre cambi ma la Nigeria si copre bene e prova a chiudere i conti in contropiede, senza riuscirci però. E così nei minuti di recupero Dzeko ha l’occasione per il pari ma Enyeama è straordinario ha deviare con il piede la palla sul palo. Finisce qui il sogno della Bosnia di arrivare agli ottavi. Ci si poteva aspettare qualcosa di più dai balcanici, che possono recriminare per un gol regolare annullato a Dzeko sullo zero a zero.

Dopo un esordio disastroso (anche se la prestazione dell’Iran con l’Argentina riqualifica in parte il risultato a sorpresa) la Nigeria ha offerto una prova confortante, fatta di compattezza e ripartenze. La vittoria mancava da Francia’98 ma è arrivata nella gara più importante. Gli ottavi adesso sono vicini, nonostante il sorprendente Iran sia ancora in corsa. Ma questo si sa è il Mondiale delle sorprese.

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