Prandelli, quando il Codice Etico diventa un precedente pericoloso

di Cristiano PECONI

Il ct non esclude lo juventino dalla lista dei Mondiali: “Ho visto e rivisto l’azione: per me non è un gesto violento”.

Nemmeno un mese fa, esattamente il 16 Aprile scorso,  il CT Cesare Prandelli, durante un evento ufficiale della Nazionale, davanti a numerosissimi organi di informazione aveva detto:“Il codice etico sarà in vigore anche nell’ultimo mese, chi sbaglierà dovrà pagare. Sono stanco di certi atteggiamenti, li vediamo solo dalle nostre parti. Chi sbaglierà vorrà dire che non saprà reggere la pressione di un Mondiale. Non si può prevaricare l’avversario con gomitate e cazzotti”.

Oggi invece tutto è cambiato:“Ho visto e rivisto l’azione: per me non è un gesto violento”. Queste le dichiarazioni di Prandelli dopo il caso Chiellini, punito con tre giornate di squalifica dal Giudice Sportivo. Stando alle regole imposte dallo stesso Ct, un giocatore non dovrebbe essere convocato nel caso in cui si renda protagonista di un gesto violento e finisca per questo in regime di squalifica nel proprio campionato.

I PRECEDENTI – In occasione di Italia Spagna, il centrocampista della Roma, Daniele De Rossi aveva ricevuto la stessa ammenda per il pugno a Icardi, il Ct lo lasciò fuori. Allora gli venne chiesto se avrebbe applicato lo stesso metro anche nei pressi del Mondiale: Prandelli si disse “sicuro che nessuno si sarebbe comportato male” nelle vicinanze del Brasile. Un altro precedente fu il caso Destro, per la manata ad Astori in occasione di Cagliari-Roma. Il centravanti giallorosso venne squalificato per 3 giornate con la prova tv e Prandelli lo escluse dagli ultimi test in vista del Mondiale.

Il codice etico aveva fatto discutere sin dal primo giorno, ma Prandelli aveva chiarito che sarebbe rimasto in vigore anche nell’ultimo mese di campionato, con particolare attenzione all’ultima giornata. “I miei giocatori sanno che non dovranno fare stupidaggini, altrimenti perderanno il Mondiale”, aveva dichiarato. Quello che sembra strano e poco comprensibile allora è, perchè il gesto di De Rossi prima e Destro poi sono stati considerati violenti, e di conseguenza non convocati in Nazionale, e per Chiellini non è stato riservato lo stesso trattamento? Forse perchè il CT ha reputato più sensato portare al Mondiale Chiellini e lasciare da parte questo codice, creando forse un pericoloso precedente che potrebbe far incrinare i rapporti all’interno del gruppo azzurro per il diverso trattamento riservato a figli e figliastri. La scelta migliore forse sarebbe stata quella di ammettere che Chiellini ha sbagliato, ma per questa squadra un difensore centrale come lui è troppo importante.

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Redazione

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