Pari e polemiche nel Derby della Mole, stop Atalanta

TORINO-JUVENTUS 1-1

Il 183° Derby della Mole si chiude in parità: Torino e Juventus si dividono la posta in gioco con un combattuto 1-1. L’avvio è tutto bianconero, con la squadra di Thiago Motta che trova il vantaggio già all’8’ grazie a una perla di Yildiz, protagonista anche all’andata. Il Torino di Vanoli, però, non si arrende: dopo un tentativo di Ricci, arriva il pareggio allo scadere del primo tempo con una conclusione potente e precisa di Vlasic.

Nella ripresa i granata partono forte, alimentando le speranze dei tifosi, ma è il portiere Milinkovic-Savic a prendersi la scena con interventi decisivi su Koopmeiners, Nico Gonzalez e Cambiaso, mantenendo il risultato invariato. La gara si accende ulteriormente con le espulsioni di Vanoli e Thiago Motta, ma il punteggio resta fermo sull’1-1.

UDINESE-ATALANTA 0-0

L’Atalanta di Gasperini non va oltre lo 0-0 contro l’Udinese, iniziando il girone di ritorno con un pareggio che lascia i bergamaschi a 42 punti, alle spalle del Napoli. La prima frazione è dominata dai friulani, che sfiorano il vantaggio con Bijol e Sanchez, quest’ultimo sfortunato nel centrare palo e traversa nella stessa azione.

Nella ripresa, Gasperini prova a cambiare marcia con i cambi, ma la compattezza e la fisicità dei bianconeri respingono ogni tentativo. L’occasione migliore arriva nel recupero, con Samardzic fermato da Sava. Un punto prezioso per l’Udinese, che dimostra personalità contro una big.

EMPOLI-LECCE 1-3

Il Lecce conquista una vittoria pesante al Castellani, superando l’Empoli per 3-1 e agganciandolo a quota 20 punti. Gli ospiti partono fortissimo, sbloccando il match con Tete Morente al 6’ e raddoppiando con Krstovic cinque minuti dopo. L’Empoli accorcia le distanze in avvio di ripresa con Cacace (47’), ma non riesce a completare la rimonta.

Nel finale, è ancora Krstovic a chiudere i giochi con la sua doppietta personale. Il Lecce festeggia un successo fondamentale in ottica salvezza, mentre per l’Empoli si tratta di un duro colpo alle proprie ambizioni.