SPEZIA- BARI 0-0
Né vinti nè vincitori tra Spezia e Bari. I liguri conservano ancora l’imbattibilità dopo dieci turni e continuano la loro stagione ad alta voce , i pugliesi sono al quarto pareggio stagionale e ottavo risultato utile consecutivo e continuano a stare a ridosso dei playoff. Al 6’ i padroni di casa ci provano con Reca ma Radunovic neutralizza senza problemi. Un minuto dopo Elia crossa per Soleri il cui tiro è però respinto dalla difesa ospite. Al 14’ si vede il Bari con l’ex Ascoli Favilli che, di testa, su cross di Dorval, conclude però sopra la traversa. Lo stesso Favilli deve lasciare poc dopo il campo per un infortunio e al suo posto entra Novakovich, defezione di non poco conto per il Bari. Al 23’ Salvatore Esposito serve Bandinelli che però non aggancia, sbuca Francesco Pio Esposito che colpisce il palo, Spezia a un soffio dal vantaggio. Al 30’ Cassata crossa per Francesco Pio Esposito che però conclude di testa oltre la traversa. Al 41’ un’altra offensiva spezzina, questa volta con Salvatore Esposito la cui punizione non sorprende però Radunovic. Al 4’ della ripresa Reca lascia partire una grande conclusione a effetto che si stampa però sulla traversa. Lo Spezia continua a sfiorare la rete proponendosi molto ma senza riuscire a capitalizzare. Al 17’ i liguri ci riprovano con Francesco Pio Esposito che dialoga bene con Colak ma conclude fuori misura. Al 21’ il Bari prova a replicare con Dorval ma il tiro non impensierisce Gori. Più Spezia che Bari ma la partita resta inchiodata sullo 0-0. Al 30’ , su corner di Salvatore Esposito, Bertola si inserisce bene in torsione ma conclude sull’esterno della rete. Al 44’ Vignali impegna Radunovic a terra con un tiro dal limite. Finisce così a reti bianche ma lo Spezia avrebbe meritato qualcosa in più, specie per quanto fatto vedere nella seconda frazione.
CESENA- BRESCIA 2-0
Doppio Shpendi e il Cesena stende il Brescia. I bianconeri tornano a muovere la classifica dopo due stop consecutivi con Pisa e Sampdoria, i lombardi subiscono invece il secondo stop di fila dopo il pesante 2-5 rimediato con il Sassuolo. Le due squadre continuano comunque a viaggiare a ridosso della zona buona della graduatoria. La prima occasione è ospite con un tiro dal limite di Juric che termina però fuori misura. Al 7’ il Cesena risponde con una conclusione alta di Mangraviti, ex di turno. All’8 Shpendi ruba palla a Verreth e andrebbe in rete, il direttore di gara annulla però per un suo fallo in attacco. Al 12’ il Brescia ci prova con un’incornata di Olzer a lato. Le due squadre giocano senza nascondersi sin dall’avvio dando vita a un incontro brioso. Al 14’ Papetti ferma la sfera con il braccio e il Cesena beneficia di un penalty. Dagli undici metri Shpendi non fallisce ed è l’1-0 dei padroni di casa. Al 24’ l’albanese molto ispirato, cerca ancora di sorprendere Lezzerini ma si vede deviare il tiro in corner da Papetti. Al 32’ il Brescia sfiora il pareggio con un sinistro al volo di Juric che termina di poco a lato della porta di Pisseri sugli sviluppi di un corner di Verreth. Il Brescia non sembra accusare il colpo del gol subito e quattro minuti dopo ci riprova con Olzer di testa su cross di Corrado, Pisseri ci mette però una pezza. Al 40’ il Cesena va a un passo dal raddoppio ma la conclusione di Calò termina alta. Al 47’ il Brescia risponde con il sempre molto ispirato Juric che riceve da Olzer ma mette a lato. Il primo tempo va in archivio con il Cesena in avanti ma un Brescia molto sul pezzo. Al 5’ della ripresa Adorni commette fallo su Tavsan, dopo un consulto con il Var è concesso al Cesena il calcio di rigore e Shpendi, anche in quest’occasione, esegue il compitino alla perfezione allargando il fossato a favore dei suoi. Al 9’ il Brescia prova a rientrare in partita ma Nuamah, appena entrato, calcia a lato. Al 10’ Berti, su azione di contropiede, fallisce il 3-0 mandando fuori misura. Al 30’ Ceesay tenta di nuovo l’allungo ma Lezzerini respinge da par suo. Al 42’ Dickmann dialoga bene con Nuamah , l’ex Novara e Spal potrebbe riportare sotto il Brescia ma spedisce la palla sulla luna. Al 45’ arriva un’altra occasione per il Cesena di calare il tris, Antonucci riceve da Shpendi ma conclude debolmente con un diagonale. Al 50’ i padroni di casa falliscono con Francesconi l’ultima occasione per prendere ulteriormente il largo.
COSENZA- JUVE STABIA 1-1
La Juve Stabia prova a scappare ma il Cosenza la raggiunge. I padroni di casa hanno peraltro chiuso il match in dieci per l’espulsione di Hristov al 21’ della seconda frazione. Per i calabresi, che non vincono ormai da cinque gare, è il terzo pareggio nelle ultime quattro e la seconda gara consecutiva conclusa in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Venturi nella partita contro il Cittadella. Per loro la situazione resta critica con il penultimo posto. La Juve Stabia si lascia in parte alle spalle lo stop interno contro la Cremonese e resta nella zona nobile della classifica. Al 2’ i campani si rendono pericolosi con un’incornata di Adorante su cross di Maistro che termina alta. Al 4’ il Cosenza prova a reagie con Ricciardi che crossa ma si vede intercettare il tentativo da Thiam. All’8’ è sempre lui ad avere l’occasione per fare passare il Cosenza ma la sua conclusione è troppo debole ed è intercettata senza difficoltà dal portiere delle vespe. Al 16’ gli ospiti passano su azione di contropiede grazie a Maistro, servito da un Adorante con il quale pare avere instaurato un’ottima intesa tecnica. Al 23’ il Cosenza potrebbe pareggiare ma Kouan calcia alto. Altra occasione per i padroni di casa al minuto 25 con Ricciardi che riceve la sfera di testa da Caporale ma spara alto. Cosenza propositivo ma molto impreciso. Al 34’ Maistro potrebbe fare scappare la Juve Stabia ma la sua punizione termina alta. Al 39’ Ricciardi si fa perdonare gli errori precedenti ricevendo la sfera su azione di contropiede e non lasciando scampo a Thiam. Tre minuti dopo sempre lui potrebbe ribaltare l’esito della contesa con una conclusione in rovesciata ma forse pretende troppo da se stesso e non inquadra lo specchio della porta. Al 3’ della ripresa la Juve Stabia va vicina al nuovo vantaggio con un’incornata di Folino che però l’ex Bari e Salernitana Micai sventa prontamente. Al 13’ il Cosenza risponde con Ciervo che sciupa una ghiotta occasione sparando su Thiam. I padroni di casa ci riprovano al minuto 18 con Strizzolo ma il portiere stabiese fa ancora buona guardia. Il Cosenza continua a pungere ma senza riuscire a finalizzare. Al 19’ Rizzo Pinna, con un tiro al volo, fallisce il vantaggio cosentino. Due minuti dopo i padroni di casa restano in dieci per l’espulsione di Hristov, autore di un intervento a martello su Adorante. La Juve Stabia prova ad approfittarne ma al 25’ Maistro conclude alto. Al 45’ Micai respinge in tuffo un insidioso cross di Andreoni e le due squadre finiscono per dividersi la posta.
CREMONESE- SALERNITANA 2-1
Dopo la Juve Stabia, la Salernitana. La Cremonese si regala la seconda vittoria di fila e balza nel salotto buono della classifica dove l’aria profuma di playoff. I campani, invece, dopo il secondo stop consecutivo seguito a quello dell’Arechi da parte dello Spezia devono evitare il risucchio nella zona pericolante. La prima occasione della gara è degli ospiti con Tongya che, al 18’, non impensierisce però Fulignati. Al 20’ la Cremonese , alla prima azione offensiva, passa in vantaggio con Collocolo che riceve da Vazquez e, complice una deviazione di Bronn, batte Fiorillo. Al 29’ i grigiorossi potrebbero allungare ma Zanimacchia calcia oltre la traversa. Al 38’ la Salernitana va a un soffio dal gol, Simy non riesce a calciare, ci prova Verde ma Sernicola salva sulla linea, vi era però stato un fallo su Barbieri e l’arbitro aveva già interrotto il gioco. Al 42’ Sernicola, servito da Vazquez, calcia sopra la traversa fallendo il raddoppio grigiorosso. Non sbaglia invece tre minuti dopo Bonazzoli che, servito in contropiede dall’ex Catanzaro Vandeputte, raddoppia. Al 10’ della ripresa la Salernitana la riapre grazie a un’incornata di Ferrari su punizione di Verde. Al 17’ Tongya potrebbe pareggiare ma Fulignati, sul suo tiro, risponde presente. Al 33’ Nasti, su cross di Barbera, cerca di segnare il 3-1 ma conclude a lato. La Cremonese comincia a sognare il ritorno in massima serie.
PALERMO- REGGIANA 2-0
Il Barbera era diventato per lui un tabù. Il Palermo lo ha sfatato andando a vincersi la prima partita stagionale davanti al proprio pubblico dopo avere sempre prevalso solo in trasferta. A finire al tappeto è stata la Reggiana che non bissa la vittoria casalinga contro il Frosinone fanalino di coda e incappa nel secondo stop esterno consecutivo dopo quello contro lo Spezia. Palermo in zona playoff, Reggiana a circa metà classifica. Al 6’ gli emiliani ci provano con Sersanti che però, su assist dell’ex Venezia Stulac, calcia a lato. Al 14’ il Palermo ci prova con Verre ma il suo tiro è respinto. Stessa sorte ha un minuto dopo un tiro di Di Francesco su assist di Nikolaou. Poco dopo Gomes, invece, non sbaglia portando i rosanero in vantaggio con una gran botta da fuori area su assist di Di Francesco. Il gol premia la maggiore propositività dei padroni di casa. Al 22’ Henry, di testa, su cross di Diakitè, fallisce il raddoppio. Il Palermo non è pago dell’1-0 e intende mettere in sicurezza il risultato. Al 26’ Insigne per poco non raddoppia colpendo la traversa dal limite su assist di Ceccaroni. Non sbaglia invece subito dopo Henry che fulmina Bardi con un destro da centroarea facendo prendere il largo ai siciliani. Al 31’ è Di Francesco a provarci su assist di Gomes che prova a rendergli il favore ricevuto in occasione della rete del vantaggio ma Bardi para. Il Palermo è ora padrone del campo e Insigne, al 41’, potrebbe siglare il 3-0 ma si vede respingere il tiro su assist di Segre. Al minuto 44 Ceccaroni, di testa, su punizione di Insigne , fallisce un’ulteriore occasione per fare allungare il Palermo. Stessa cosa per un tiro di Di Francesco da fuori area un minuto dopo. Al 4’ della ripresa i rosanero mantengono il totale controllo della gara con un tiro di Insigne che è però respinto. Al 6’, su punizione di Verre, Diakitè fallisce di testa il 3-0 sparando fuori misura. La Reggiana appare frastornata e incapace di reagire, il Palermo , invece, continua a pungere alla ricerca del tris. All’8’ gli emiliani provano a farsi vedere con Vido, l’ex Cittadella e Perugia riceve la sfera da Fiamozzi ma non conclude in modo apprezzabile. Al 16’ l’offensiva palermitana riprende con Segre che, servito da Gomes, impegna Bardi senza riuscire a superarlo. Al 25’ il tiro al bersaglio rosanero prosegue con Vasic su cross di Segre, anche in questo caso, però, il 3-0 non si materializza. Al 31’ Le Douaron riceve da Vasic ma conclude a lato e lo stesso fa Di Francesco al 40’ su cross di Diakitè. Dopo essersi portato avanti con merito di due reti, il Palermo sembra avere il pungiglione spezzato. Al 43’ la Reggiana ha un timido tentativo con Maggio su suggerimento di Vergara ma tutto si risolve in un nulla di fatto. Al 43’ gli emiliani ci riprovano con Fontanarosa il cui tiro è però neutralizzato. La Reggiana sembra avere un sussulto nei minuti finali ma , al 44’, Maggio conclude fuori. Al 51’ Maggio riceve da Vergara ma non riesce neppure a dare alla Reggiana la soddisfazione di insaccare la rete della bandiera facendosi respingere la sfera da Desplanches.
SASSUOLO –MODENA 2-0
E con questo fanno sei. Il Sassuolo stende il Modena in un derby molto sentito e allunga la serie dei suoi risultati di fila. I neroverdi continuano con il loro campionato ad alta voce documentato dalle tredici reti segnate negli ultimi tre turni a fronte delle sole tre subite superando al secondo posto lo Spezia fermato sul pareggio dal Bari. Il Modena, che non vince ormai da quattro gare, resta a dieci punti e dovrà darsi da fare per evitare il risucchio nella parte di classifica in cui si comincia a tremare. La prima occasione è dei padroni di casa con Thorstvedt che, al 6’, calcia però alto. All’8’ i neroverdi ci riprovano con un cross di Doig ma Gagno fa buona guardia. All’11’ Bozhanaj cerca di portare avanti il Modena ma Moldovan alza sopra la traversa la sua conclusione. Al 21’ i canarini ci riprovano con un cross di Palumbo ma il portiere del Sassuolo fa buona guardia. Al 22’ il Sassuolo risponde con Iannoni il cui tiro è deviato in calcio d’angolo. Le due squadre giocano senza risparmiarsi. Al 23’ i neroverdi si proiettano all’offensiva con Volpato il cui tiro dal limite è deviato in corner. Al 24’ Caldara devia in calcio d’angolo un cross di Ghion. Il Sassuolo prova ad alzare i giri del motore ma senza riuscire a colpire. Al 28’ il Modena ci prova con Bozhanaj ma Moldovan devia in corner. Al 35’Palumbo impegna Moldovan in un non facile intervento. Al 38’ i neroverdi cercano di fare male con Laurientè che scambia con Mulattieri ma poi è bloccato da Gagno in uscita. Al 39’ Zaro commette fallo su Ghion e il Sassuolo beneficia di un calcio di rigore. Dagli undici metri Laurientè trasforma. Al 6’ della ripresa Berardi serve Thorstvedt che potrebbe raddoppiare ma trova un Gagno molto reattivo. Al 7’ il portiere modenese deve ancora intervenire per neutralizzare un tiro di Laurientè. Al 14’ il Modena risponde con Santoro che non impensierisce però Moldovan. Al 19’ i padroni di casa raddoppiano con una conclusione di piatto di Thorstvedt. Il punteggio premia la propositività del Sassuolo ma penalizza un po’ troppo il Modena che non fa mancare le sue punzecchiature offensive. Al 24’ il Sassuolo potrebbe triplicare con Lipani che spara in curva. Un minuto dopo Obiang serve Moro, l’ex Spezia non riesce però a impensierire Gagno. Al 27’ i canarini ci provano con Palumbo che però conclude a lato. Al 32’ Obiang , dal limite, fallisce il 3-0 neroverde concludendo a lato di poco. Al 37’ Palumbo serve Caso che conclude a lato fallendo il tentativo di riavvicinamento del Modena. Il Sassuolo può festeggiare.
CARRARESE- CITTADELLA 3-0
Seconda vittoria nelle ultime quattro gare per la Carrarese che coglie il quarto risultato utile consecutivo Gli apuani salgono così a undici punti e fanno respirare la loro classifica. Il Cittadella, invece, incappa nel quarto passo falso in cinque gare e continua nel suo momento difficile restando in zona retrocessione. I marmiferi non vincevano in casa dal 27 agosto quando superarono al Dei Marmi il Sudtirol. La prima conclusione della partita è dei padroni di casa con Palmieri il cui tiro al 7’ è però respinto dalla difesa granata. Al 13’ gli apuani vanno in vantaggio con un’incornata di Cerri che, su cross di Cicconi, buca la porta ospite. Al 17’ il Cittadella risponde con Desogus che conclude a lato. Al 27’ la Carrarese prende il largo, Cerri approfitta di un’errata uscita di Kastrati e lo infila per il raddoppio. Al 32’ Cherubini propone un tema per i padroni di casa su cross ma senza esito. Al 38’ Cherubini sigla il 3-0 su azione di contropiede. Al 45’ Bouah fallisce il poker calciando a fil di palo. Al 9’ della ripresa il Cittadella cerca di rientrare in partita con Rabbi che impegna Bleve. All’11’ sono ancora i granata a proporsi con Ravasio ma l’ex Ternana Bleve è ancora attento. Al 14’ Masciangelo si vede stoppare la conclusione dalla difesa apuana. Risveglio del Cittadella che non riesce però a riavvicinarsi. Al 20’ Zanon manca il poker su assist di Cicconi. Non accade altro e la Carrarese si aggiudica con pieno merito il match.
SAMPDORIA-MANTOVA 1-0
Il bis è servito. Dopo avere liquidato il Cesena, la Sampdoria coglie la posta piena anche con il Mantova reduce da due pareggi. I doriani sono in zona playoff, i virgiliani scivolano al tredicesimo posto. Al 1’ i doriani ci provano subito con Kasami che, dopo un fraseggio con Coda, impegna Festa in una respinta con i pugni. I virgiliani rispondono subito al 7’ con un tiro dal limite di Burrai che dà lavoro a Vismara. Entrambe le compagini si giocano una posizione in zona playoff. All’11’ i padroni di casa ci riprovano con un’incornata di Romagnoli, Festa non si fa però sorprendere. Le due squadre giocano senza risparmiarsi evidenziando un buon calcio. Due minuti dopo Benedetti calcia fuori dallo specchio della porta, Sampdoria leggermente più intraprendente degli ospiti. Al 18’ è ancora lui, di testa, a portare i doriani a un soffio dal vantaggio colpendo il palo di testa. Al 29’ Venuti impegna il portiere virgiliano in una parata a terra. La Sampdoria sembra alzare i giri del motore e il Mantova accusa qualche difficoltà. Al 31 il Mantova ci prova con un tirocross di Ruocco che termina sul fondo. Al 35’ l’ex Cosenza Tutino costringe Festa a un intervento non semplice. Due minuti dopo Bragantini impegna Vismara di testa. Il Mantova sembra in risveglio e punzecchia a ripetizione i doriani. Al 45’ la squadra di Davide Possanzini si fa vedere ancora due volte, prima con Debenedetti che si vede respingere il tiro da Vismara, poi con Trimboli il cui tiro è respinto dalla difesa blucerchiata. La prima frazione va in archivio con un pareggio a reti bianche figlio di una sfida ben interpretata da ambo le parti. Al 6’ della ripresa il Mantova ha un’occasionissima per passare, Debenedetti riceve da Ruocco ma, di testa, non impensierisce Vismara. Al 16’ Bragantini, servito da Trimboli, dà ancora lavoro al portiere doriano. Miglior avvio di ripresa dei virgiliani. Sull’immediato capovolgimento di fronte, i doriani passano in vantaggio con Kasami che la mette nell’angolino dove Festa non ci può arrivare. Al 20’ Coda sfiora il raddoppio ma Festa, questa volta, gli si oppone. Al 30’ Trimboli, dal limite, spedisce a lato. Al 32’ la Sampdoria risponde con una conclusione alta dell’ex Como Bellemo. Al minuto 34 Coda ha una buona opportunità per raddoppiare ma conclude debolmente di testa. Sampdoria a caccia del raddoppio, Mantova del pareggio. Al 36’ Mancosu pareggerebbe per il Mantova a porta vuota ma il gioco era già stato fermato e la rete non è convalidata. Al 47’ i virgiliani sfoderano l’ultimo tentativo con un’incornata di Brignani alta su invito di Aramu.
FROSINONE- PISA 0-0
Né vinti né vincitori nel testa a testa in campionato tra Frosinone e Pisa. Il punteggio finale penalizza un po’ i toscani che si sono prodotti maggiormente all’offensiva. I ciociari, però, hanno fornito una prestazione stoica essendo rimasti in inferiorità numerica dopo soli cinque minuti di gioco per un’ingenua espulsione di Cichero. Pisa sempre in testa alla graduatoria, Frosinone fanalino di coda con il Cosenza. Al 2’ i toscani, padroni della classifica, provano già a mettere la freccia con un’incornata dell’ex Palermo e Venezia Moreo su corner di Rus che però termina fuori misura. Al 5’ il Frosinone, già in grave crisi di rendimento e graduatoria, si complica la vita perdendo Cichero per Rissa e dovendo quindi giocare praticamente l’intera gara in inferiorità numerica. Al 9’ i ciociari ci provano comunque con Ghedjemis su assist dell’ex Sampdoria Darboe ma il suo tiro è respinto. Al 10’ Marchizza riceve da Bracaglia e impegna Semper. Nonostante l’uomo in meno, i frusinati vendono cara la pelle giocando la carta del cuore. Al 12’ il Pisa torna all’offensiva con Beruatto su cross di Rus, il suo tiro non inquadra però lo specchio della porta. Al 19’ è ancora lui che, stavolta su suggerimento di Marin, si vede respingere una conclusione. Dopo avere subito un po’ la pressione frusinate, il Pisa riprende a macinare gioco e occasioni. Al minuto 31 Marin riceve da Lind e impegna Cerofolini. Due minuti dopo Piccinini non riesce a essere preciso su cross di Moreo e fallisce ancora la rete del vantaggio ospite. Al 42’ il Frosinone si rende pericoloso con un colpo di testa di Bracaglia che riceve da Marchizza ma spara fuori misura. Al 43’ il Pisa risponde con un’incornata di Arena su cui però Cerofolini non ha problemi. Due minuti dopo i toscani pungono ancora con un’incornata di Lind su cross di Arena ma la palla finisce sul fondo. Al 46’ Gelli riceve da Oyono ma sul suo tiro trova un Semper attento. Al 2’ della ripresa il Pisa ci prova con un’incornata di Moreo che termina sul fondo. Al 19’ Vural, sugli sviluppi di una punizione, colpisce il palo sprecando un’altra occasione per il vantaggio ospite. Al 25’ i toscani hanno una buona occasione con Bonfanti che però conclude in modo troppo debole su Cerofolini. Al 30’ Moreo colpisce di testa su corner di Angori ma il portiere frusinate blocca ancora sicuro. Quattro minuti dopo ancora lui ci riprova, sempre con un’incornata, ma spara alto. Il Pisa padroneggia il gioco ma senza riuscire a colpire, al 38’ Mlakar spara a lato. Al 43’Caracciolo, di testa, mette fuori misura.
CATANZARO- SUDTIROL 3-0
Quarto risultato utile di fila per il Catanzaro che non vinceva in casa dal primo settembre. A finire al tappeto è il Sudtirol che incappa nel secondo stop consecutivo. Al 3’ i calabresi potrebbero già portarsi in vantaggio ma D’Alessandro non aggancia su un suggerimento vanificando una buona occasione. Al 5’ i padroni di casa vanno in vantaggio con un’incornata di Pontisso che sbuca bene su una punizione di Pompetti. Al 13’ gli altoatesini sfiorano il pareggio con un’incornata di Odugwu che termina però fuori misura. Al 24’ il Catanzaro perviene al raddoppio per merito dell’ex Foggia e Perugia Iemmello che riceve da Pontisso, abile anche in fase di rifinitura oltreché di realizzazione, supera Drago. Al 40’ i padroni di casa si portano addirittura sul 3-0 grazie a Iemmello che si regala così la doppietta personale. Il Catanzaro è in pieno controllo della gara con un Sudtirol incapace di imbastire una manovra pericolosa e di riaprirla. Al 4’ della ripresa il Sudtirol prova a rientrare in partita con un’incornata di Merkaj su cross di Casiraghi ma Pigliacelli para. Al 14’ i calabresi ci provano con Cassandro ma il tiro dell’ex Como termina a lato. Al 23’ Scognamillo commette fallo su Crespi , inizialmente l’arbitro opta per l’assegnazione di un rigore al Sudtirol ma poi ritorna sui suoi passi e non lo concede. Al 28’ Arrigoni, su punizione, prova a riportare il Sudtirol in partita ma conclude oltre la traversa. Al 29’ altoatesini ancora in evidenza con un tirocross di Masiello che Pigliacelli sventa. Il Sudtirol sembra averne di più in questa fase, Crespi si produce in due conclusioni alla mezz’ora con un colpo di testa oltre la traversa e al 34’ con un tiro dal limite sul fondo. Al minuto 39 Iemmello potrebbe calare il poker catanzarese ma conclude sul fondo.