Copa America 2024: L’Argentina è la prima semifinalista

L’Argentina ringrazia i calci di rigore e quel Dibu Martinez ancora decisivo dagli 11 metri.

La prima semifinalista della Coppa America 2024 è l’Argentina, che superando con fatica e solo ai calci di rigore l’Ecuador, dopo aver chiuso sul risultato di 1-1 tempi regolamentari, stacca il pass per il penultimo atto del torneo, imponendosi per 4-2. Dunque se da un lato la folta schiera di statisti che preannunciavano una vittoria della Albiceleste, hanno avuto ragione, dall’altro lato però gli stessi che pronosticavano un dominio totale dell’Argentina sono stati ampiamente smentiti. All’Nrg Stadium nell’afa di Houston a prendersi la scena sono i difensori, Lisandro Martinez porta in vantaggio l’Albiceleste al 35’, ma l’Ecuador ci crede fino alla fine, tanto da pareggiare al 91’ con Kevin Rodriguez. Nel mezzo una partita difficile per l’Argentina apparsa scarica e con poche idee, Scaloni sceglie un centrocampo più muscolare, premiando ancora Nico Gonzalez titolare, con De Paul in fascia nel 4-4-2, completato dalla coppia Messi-Lautaro, che vince il ballottaggio con Julian Alvarez, mentre nella Tircolor, Paez viene schierato largo a destra.

La partita è in equilibrio e va a folate, con l’Ecuador che gioca molto meglio il primo tempo a discapito di un’Argentina che va a singhiozzo senza mai calciare in porta. L’unico sussulto porta al gol poco dopo la mezz’ora, angolo di Messi, Mac Allister spizza facendo proseguire sul primo palo, Lisandro Martinez di testa firma il momentaneo 1-0. L’Ecuador è ben messo in campo, attacca molto sulle fasce e al 60’ ha anche l’opportunità di pareggiare,visto il tocco di mani di De Paul che viene punito con il calcio di rigore. Dal dischetto va Enner Valencia che centra il palo, che spaventa i campioni del mondo che a quel punto preferiscono gestire senza rischiare, soprattutto visto che sia che Messi appaiono stanchi ed appannati. Ma quando sembra ormai fatta, arriva la beffa nel primo minuto di recupero, spizzata di Kevin Rodriguez che sorprende tutti firmando il momentaneo 1-1, che riapre il match portandolo ai calci di rigore.

Ad aprire la lotteria dagli 11 metri ci pensi Messi, che colpisce la traversa (facendo un po’ il pari con Ronaldo del Portogallo), il che non lascia tranquillo l’intero popolo argentino. A scacciar via i fantasmi ci pensa il Dibu Martinez, che para due rigori in fila alla selezione ecuadoregna, prima opponendosi su Mena, poi ripetendosi su Minda. Mentre in gol per l’Albiceleste vanno Mac Allister e Montiel, la Tircolor risponde con le reti di Yeboah e Caicedo, ma il match winner è Nicolas Otamendi, che firma il definitivo 4-2 n che porta l’Argentina in semifinale, la terza consecutiva dopo le semifinali della Coppa America vinta nel 2021 e quella dei Mondiali di Qatar 2022.

Ovviamente però la girandola dei quarti di finale non è finita, perché questa notte scenderanno in campo Venezuela e Canada, il Venezuela, ad oggi ha disputato ben 19 edizioni della Coppa America, raggiungendo il massimo obiettivo nel 2011 con il quarto posto. Discorso diverso per il Canada che ad oggi, ha preso parte a ben a 20 edizioni della Gold Cup (trofeo continentale riservato alla nazionali CONCACAF, ossia nord , Centro America ed isole caraibiche) vincendo ben due edizioni nel 1985 e nel 2000, portando cosi in dote al match di questa notte ben due titolo continentali. Partita dunque che si preannuncia decisamente arroventata, anche perché entrambe le selezioni non vanno tanto per il sottile, il Venezuela ha dominato e vinto il gruppo B, chiuso a punteggio pieno. La nazionale venezuelana ha ottenuto tre successi su tre battendo nella partita inaugurale l’Ecuador in rimonta per 2-1 grazie ai gol di Cadiz e Bello.

Alla seconda giornata altra vittoria ottenuta contro il Messico per 1-0 mentre nell’ultima partita del girone il Venezuela ha spazzato via la Giamaica per 3-0, chiudendo a punteggio pieno. Non era mai successo nella storia dei venezuelani e nelle diciotto edizioni precedenti della Coppa America che il Venezuela chiudesse a punteggio pieno. Dunque una bella favola quella della nazionale allenata dal CT Fernando Batista che non riescono a superare i quarti della Coppa America da ben tredici anni e hanno chiuso il girone con il secondo migliore attacco del torneo insieme a Colombia e Panama, alle spalle dell’Uruguay. Il Canada strappa il pass per i quarti dopo aver chiuso il suo gruppo,in cui era presente anche l’Argentina, da seconda qualificata. Per la nazionale nord-americana di più oggettivamente non si poteva fare, anzi la nazionale allenata dal CT Jess Marsch dopo la sconfitta all’esordio contro l’Argentina per 2-0, ha conquistato nella seconda giornata la vittoria contro il Perù,mentre nel ultimo match della fase a gironi, ha conquistato il fondamentale pareggio contro il Cile, che ha permesso alla selezione dei Taglia Boschi di approdare ai quarti, estromettendo di fatto il Cile.

Le due selezioni si sono affrontate due volte in amichevole, ed entrambe le gare si sono chiuse con un pareggio, dunque quella di questa notte diventa la prima storica sfida ufficiale, e ciò darà ancor più pepe ad una gara che sarà già abbastanza intensa e che farà si che doppiamente entrambe le selezioni vorranno vincere. I percorsi ai gironi di Venezuela e Canada sono stati agli opposti, con la Vinotinto che ha dominato, mentre i Taglia boschi, hanno arrancato ed hanno infine giovato della flessione delle dirette avversarie. Nonostante un percorso diverso fatto dalle due Nazionali, questo quarto di finale può rivelarsi alquanto equilibrato, la difesa del Venezuela si è rivelata granitica ed al contempo l’attacco non ha mai mancato l’appuntamento con il gol. Il Canada è parso più incerto, però ha risposto mettendo in mostra, agonismo, organizzazione tattica e buone individualità, qualità che sommate potrebbero anche consentire alla selezione del Nord, di giocare uno scherzo alla Vinotinto, dando un colpo di reni ai quarti di finale, insomma una gara vietata ai deboli di cuore.

Davide Piteo
Davide Piteo

Nato a Foggia un caldo 9 Luglio del 1981, sono cresciuto con la passione per il calcio e ciclismo, amando la Nazionale degli anni 90 particolarmente quella del Mondiale 90 ossia dell Notti Magiche, mondiale che per tanti si aprii con il Giro d'Italia dello stesso anno vinto da Gianni Bugno. Nel corso degli anni la voglia di raccontare mi ha spinto al giornalismo cominciando con il Giornalino della Parrocchia di San Michele e proseguito con tante esperienze locali e Nazionali,fino ad arrivare al mio approdo in Football Magazine nel 2012. Da quel momento in poi sono rimasto legato solo e soltanto a FM dove mi occupo di Ligue 1, ma nel corso degli anni ho seguito anche la MLS, Gold Cup, Europei e Mondiali. Obiettivi? continuare la mia crescita con FM dove occuparmi anche di altri campionati.